Cerca

Ambiente

Dopo il Granchio blu, un'altra invasione nel Mediterraneo: cos'è il Pesce Leone e perché deve preoccuparci

Come il riscaldamento globale favorisce la diffusione di specie invasive "aliene" e mette a rischio la biodiversità marina

Il temibile Pesce Leone (Fonte WWF)

Il temibile Pesce Leone (Fonte WWF)

La biodiversità del Mediterraneo è attualmente sotto la minaccia di nuove specie invasive, tra cui spicca il pesce leone, noto anche come pesce scorpione. Questi pesci, originari delle acque tropicali, si sono distinti per la loro rapida diffusione nel bacino mediterraneo, causando gravi ripercussioni sugli ecosistemi locali e sulle economie basate sulla pesca tradizionale.

Il pesce leone, con il suo aspetto esotico e le pinne vistose, ha trovato nel Mediterraneo un ambiente ideale per prosperare, soprattutto a causa del riscaldamento delle acque dovuto al cambiamento climatico. La sua presenza è aumentata notevolmente da quando il primo esemplare è stato avvistato in Israele nel 1991, e da allora ha colonizzato diverse aree, mettendo a rischio le specie ittiche locali e le pratiche di pesca artigianale che dipendono da esse.

Inoltre, il pesce leone è noto per la sua capacità di consumare una quantità di prede sproporzionata rispetto al suo corpo, grazie allo stomaco che può espandersi fino a 30 volte le sue dimensioni normali. Questa voracità lo rende un predatore estremamente efficace, minacciando la sopravvivenza di molte specie native. I problemi non si fermano qui: il pesce leone ha spine velenose che rappresentano un rischio per i pescatori, complicando ulteriormente le operazioni di pesca tradizionale e danneggiando le attrezzature.

La risposta della comunità scientifica a questa crisi include studi approfonditi sulla biologia e sull'ecologia del pesce leone, nonché iniziative di citizen science che incoraggiano i residenti e i pescatori a segnalare avvistamenti e catture di questa specie. Questi sforzi sono vitali per tracciare la diffusione del pesce leone e per sviluppare strategie efficaci per mitigarne l'impatto. Il futuro degli ecosistemi marini del Mediterraneo dipende in gran parte dalla capacità di controllare e, sperabilmente, ridurre la presenza del pesce leone. È essenziale che le politiche di gestione delle specie invasive siano supportate da ricerca scientifica robusta e da un impegno condiviso tra governi, organizzazioni ambientali e comunità locali. Solo attraverso un approccio coordinato e informato si potrà sperare di preservare le ricchezze naturali e culturali che il Mediterraneo offre.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.