l'editoriale
Cerca
genetica
14 Dicembre 2024 - 04:15
Lo squalo della Groenlandia
Gli scienziati hanno raggiunto un traguardo straordinario sequenziando quasi completamente il genoma dello squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus), noto per essere il vertebrato più longevo del pianeta. Questo pesce cartilagineo, che può vivere oltre 400 anni, offre nuove speranze nella comprensione dei meccanismi alla base della longevità.
Secondo lo studio "Eye lens radiocarbon reveals centuries of longevity in the Greenland shark", pubblicato nel 2016 dall'Università di Copenaghen, lo squalo della Groenlandia può vivere tra i 272 e i 500 anni. Questa straordinaria longevità è stata determinata attraverso la datazione del carbonio-14 nei loro tessuti. Gli squali della Groenlandia trascorrono la loro lunga vita nelle gelide acque dell'Artico e dell'Atlantico settentrionale, anche se recentemente sono stati avvistati anche in acque calde, come quelle dei Caraibi.
Molti animali che vivono in ambienti freddi mostrano una notevole longevità. Tra questi, la balena della Groenlandia può vivere fino a 200 anni, mentre la carpa Koi supera i 220 anni e la vongola oceanica (Arctica islandica) può vivere più di 500 anni. Tuttavia, il record di longevità assoluta è detenuto dalla medusa immortale, che può teoricamente vivere indefinitamente grazie alla sua capacità di passare continuamente dalla fase larvale a quella adulta.
La medusa immortale
La longevità degli squali della Groenlandia è attribuita non solo all'ambiente freddo, ma anche al loro metabolismo lento e alla crescita estremamente lenta, di appena un centimetro all'anno. Questi squali raggiungono la maturità sessuale solo dopo i 100 anni e possono superare i 6 metri di lunghezza. Gli scienziati ritengono che la chiave della loro longevità risieda nel loro genoma, che è stato sequenziato per svelarne i segreti.
Il sequenziamento del genoma dello squalo della Groenlandia è stato condotto da un team internazionale di scienziati, guidato dal Leibniz Institute on Aging in Germania e dall'Università Ruhr di Bochum. Il loro lavoro ha rivelato che il genoma di questo squalo è il più grande tra quelli sequenziati finora per gli squali, e il doppio di quello umano. Una caratteristica distintiva è l'alta percentuale di elementi trasponibili, o geni “saltanti”, che sono coinvolti nella riparazione del DNA e possono contribuire a rallentare l'invecchiamento e prevenire malattie come il cancro.
La scoperta del genoma dello squalo della Groenlandia potrebbe avere implicazioni significative per la longevità umana. Capire come funzionano i meccanismi di riparazione del DNA in questi animali potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci o terapie geniche per migliorare la salute umana. Sebbene l'uso di tecniche come la CRISPR-CAS9 sull'uomo sia ancora limitato a causa dei rischi, in futuro potrebbero emergere nuove opportunità per potenziare il genoma umano ispirandosi a questi animali longevi.
Gli scienziati continuano a esplorare i segreti del genoma dello squalo della Groenlandia, nella speranza di scoprire nuove vie per estendere la durata e la qualità della vita umana.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..