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La 23sima edizione

Pronti per il 2025? Ecco cosa ci lasciamo dietro (per fortuna) secondo Beppe Gandolfo

"Un anno in Piemonte" fra la crisi Stellantis, i trionfi di Sinner e della cultura, nel libro del giornalista Mediaset

Crisi e Trionfi: Il Piemonte del 2024 tra Sfide e Successi

Squadra che vince non si cambia, ma per il cuore granata Beppe Gandolfo dirlo, forse, aumenterebbe il dolore per come va il Toro. Allora diciamo che formula che vince non si cambia: è questo che avviene per "Un anno in Piemonte" il volume curato dal noto giornalista Mediaset, ed edito da EnneCi, arrivato ormai alla 23esima edizione. In queste ultime ore dell'anno, sfogliare i dodici mesi del 2024, fra crisi e successi, deve essere soprattutto un augurio per l'anno che stiamo per accogliere.

MIRAFIORI, MOTORI E DOLORI

Crisi, si diceva. A partire dall'automotive, ovviamente. Nel 2008, lo stabilimento di Mirafiori a Torino produceva 220mila vetture all'anno. Oggi, nel 2024, la produzione si è ridotta drasticamente a meno di 30mila. Questo dato emblematico rappresenta la crisi profonda che ha colpito il settore automotive, un tempo fiore all'occhiello dell'economia piemontese. La situazione è cambiata ulteriormente - migliorata, forse? - con il divorzio di fine anno tra Stellantis e l'amministratore delegato Carlos Tavares. E ora ci si affida agli impegni del nuovo management, con la discesa in campo diretta di John Elkann - alla prese però con i guai legati all'Eredità Agnelli che lo oppongono a sua madre - e alla Fiat 500 Ibrida.



SPORT E CULTURA: I SUCCESSI CHE ILLUMINANO IL PIEMONTE
Non tutto è stato buio nel 2024. Il Piemonte ha brillato sotto i riflettori internazionali grazie ai successi sportivi e culturali. Jannik Sinner ha dominato le ATP Finals, portando a casa un trionfo che ha riempito di orgoglio gli appassionati di tennis. Anche il Torino Film Festival e il Museo del Cinema hanno attirato l'attenzione di star internazionali, mentre il Museo Egizio ha celebrato i suoi 200 anni con eventi di grande richiamo. 

POLITICA E CAMBIAMENTI
Nonostante le difficoltà economiche, il 2024 ha visto anche momenti di stabilità politica. Alberto Cirio ha trionfato nelle elezioni regionali di giugno, assicurandosi un secondo mandato come governatore del Piemonte. La sua vittoria è stata accompagnata dal rinnovo di consigli comunali, giunte e sindaci in oltre 800 comuni della regione. Cirio si prepara a guidare il Piemonte per altri cinque anni, con l'obiettivo di affrontare le sfide economiche e sociali che attendono la regione.

IL METEO E LA RESILIENZA DEL TERRITORIO
Il 2024 è stato anche un anno di sfide climatiche. L'inverno ha portato poca neve, seguito da grandinate, venti impetuosi e allagamenti. Tuttavia, la regione ha dimostrato una notevole capacità di resilienza, imparando a gestire le emergenze e a proteggere il territorio. Ripensando all'alluvione di trent'anni fa, i piemontesi possono essere orgogliosi dei progressi compiuti nella gestione delle calamità naturali.



IL CALCIO PIEMONTESE TRA ALTI E BASSI
Nel mondo del calcio, il 2024 ha visto la Juventus vincere la Coppa Italia, segnando la fine dell'era Allegri e l'inizio di quella di Thiago Motta. Tuttavia, il Torino ha vissuto un anno di proteste contro il presidente Urbano Cairo, che ha superato Orfeo Pianelli per numero di mesi alla guida del club, ma non per i risultati. Dopo un inizio promettente con Vanoli in panchina, il Torino è tornato alla sua cronica mediocrità, deludendo i tifosi. 

I GRANDI ADDII

In mezzo, anche addii a personaggi importanti del Piemonte e non solo, con i funerali di Vittorio Emanuele di Savoia, celebrati a Torino. E, nelle pagine di dodici anni di eventi, anche i contributi dei colleghi giornalisti di Beppe Gandolfo, che ha selezionato articoli, commenti e analisi dei momenti chiave di un 2024 da congedare. Sperando che significhi soprattutto Buon 2025.

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