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Viaggi
15 Gennaio 2025 - 12:05
Capita sempre più spesso di trovarsi bloccati in aeroporto, con il tabellone delle partenze che lampeggia impietosamente la scritta "ritardato" o, peggio ancora, "cancellato". In questi momenti, la frustrazione è comprensibile, ma è importante sapere che esistono strumenti legali per tutelare i diritti dei passeggeri. Il regolamento UE 261/2004 è il faro che guida i viaggiatori europei in queste acque tempestose, offrendo una protezione robusta in caso di volo cancellato, in ritardo o di overbooking.
Il risarcimento per un volo in ritardo varia da 250 a 600 euro, a seconda della distanza del volo e del ritardo accumulato, che deve essere superiore alle tre ore. Oltre al risarcimento, il regolamento prevede anche altre forme di assistenza: pasti e bevande, sistemazione in albergo se necessario, trasferimenti e chiamate telefoniche. In caso di cancellazione, i passeggeri hanno diritto a un rimborso o a un volo alternativo.
È importante notare che le normative variano al di fuori dell'Unione Europea. Negli Stati Uniti, ad esempio, le regole sono diverse e meno favorevoli ai passeggeri. Per i voli internazionali, la Convenzione di Montreal offre una cornice legale per il risarcimento dei danni, ma le condizioni e gli importi possono variare.
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