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Storia

A un anno dalla sua scomparsa, i Savoia tornano a Superga per rendere omaggio a Vittorio Emanuele

Una cerimonia intima e solenne per celebrare il forte legame di Vittorio Emanuele con Torino

A un anno dalla sua scomparsa, i Savoia tornano a Superga per rendere omaggio a Vittorio Emanuele

A un anno dalla scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia, avvenuta il 3 febbraio 2024 all’età di 86 anni, la famiglia e centinaia di persone provenienti da tutta Europa si sono riunite sabato 1 febbraio 2025 alla Basilica Reale di Superga per rendere omaggio al figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II.

Un evento intimo e solenne, organizzato su invito, ha visto la partecipazione di circa 300 persone, tra cui membri della famiglia Savoia e numerosi sostenitori della dinastia. Presenti alla cerimonia il figlio di Vittorio Emanuele, Emanuele Filiberto, la madre Marina Doria e la nipote Vittoria.

Prima della funzione religiosa, la famiglia ha reso un omaggio privato alla Cripta Reale di Superga, dove Vittorio Emanuele riposa accanto a Re Carlo Alberto. In un momento di raccoglimento, Emanuele Filiberto ha deposto una rosa rossa sul sarcofago del padre, un gesto semplice ma carico di significato.

Successivamente, la celebrazione religiosa ha riunito i presenti in un clima di rispetto e memoria, con parole dedicate alla vita e alla figura dell’erede di casa Savoia, che ha trascorso gran parte della sua vita all’estero a causa dell’esilio imposto ai discendenti maschi degli ex sovrani d’Italia.

Durante la giornata, Emanuele Filiberto ha voluto ricordare il padre con parole toccanti:"Mio padre era una persona straordinaria. Tutte le persone che lo conoscevano lo adoravano. Era divertente, gentile, generoso. Con tutti. Era così con le persone più umili come col Re di Spagna. I suoi amici, quando vivevamo in Svizzera, erano il meccanico, il cuoco del ristorante, qualche grande imprenditore, qualche Re... Tutti allo stesso modo. Ho sofferto molto per la sua scomparsa, sento ancora un grande vuoto. Ci sentivamo tutti i giorni. Sono felice e commosso che possa riposare a Torino, città che amava profondamente e dove desiderava essere sepolto".

La scelta di Superga come luogo di sepoltura sottolinea il legame tra la dinastia Savoia e la città di Torino, simbolo dell’Unità d’Italia e della storia monarchica del Paese. La cerimonia ha rappresentato non solo un momento di raccoglimento per la famiglia, ma anche un’occasione per riflettere sull’eredità storica dei Savoia e sul loro ruolo nell’identità italiana.

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