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Cultura

Dal Monviso a Fra Dolcino: tutti i legami tra il Piemonte e la Divina Commedia

Luoghi, fiumi e personaggi piemontesi nell'opera di Dante: un viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso

Dal Monviso a Fra Dolcino: tutti i legami tra il Piemonte e la Divina Commedia

Ieri, 25 marzo 2025, l'Italia ha celebrato la quinta edizione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Istituita nel 2020, questa ricorrenza commemora il Sommo Poeta nel giorno che segna l'inizio del suo viaggio ultraterreno nella Divina Commedia. In tutta la nazione si sono svolti numerosi eventi culturali, tra cui letture pubbliche, conferenze e rappresentazioni teatrali, volti a onorare e approfondire l'opera dantesca.

Nel XIII e XIV secolo, il Piemonte era una regione frammentata, contesa tra i Savoia, il Marchesato del Monferrato, il Marchesato di Saluzzo e diverse città-stato come Asti e Alessandria. Il territorio era segnato dalla lotta tra guelfi e ghibellini, con città come Alessandria schierate con Firenze e altre, come il Monferrato, più vicine all'Impero.

Nonostante non ci siano prove di un soggiorno di Dante in Piemonte, i rapporti tra la regione e Firenze erano forti, soprattutto grazie ai mercanti e ai banchieri astigiani, tra i più influenti d’Europa.

Il Piemonte, pur non essendo centrale nella vita di Dante, compare nella sua opera come scenario di eventi e figure significative, a testimonianza del ruolo strategico e culturale della regione nell’Italia medievale:

  • Monviso e sorgente del Po: Nel Inferno (Canto XVI, vv. 94-96), Dante menziona il Monviso come sorgente del fiume Po:

"Come quel fiume c’ha proprio cammino
prima dal Monte Viso ‘nver’ levante,
da la sinistra costa d’Apennino,"

  • Fra Dolcino: Nel Inferno (Canto XXVIII, vv. 55-60), Dante cita Fra Dolcino, leader del movimento eretico dei Dolciniani, che operò nelle montagne piemontesi:

    "Or di’ a fra Dolcin dunque che s’armi,
    tu che forse vedrai il sole in breve,
    s’egli non vuol qui tosto seguitarmi,"

  • Ubertino da Casale: Nel Paradiso (Canto XII, v. 124), viene menzionato Ubertino da Casale, teologo francescano originario di Casale Monferrato:

    "Ubertin da Casale e il buon Gherardo,"

  • Alessandria e il Canavese: Sempre nel Paradiso (Canto VI, vv. 49-51), Dante fa riferimento ad Alessandria e al Canavese in relazione alle campagne militari dell'imperatore Federico II:

    "Esso atterrò l’orgoglio de li Aràbi
    che di retro ad Annibale passaro
    l’alpestre rocce, Po, di che tu labi."

Questi riferimenti evidenziano come il Piemonte abbia avuto un ruolo significativo nell'immaginario dantesco, intrecciando la geografia e la storia locale con la narrazione universale della Divina Commedia.

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