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IL FATTO
01 Aprile 2025 - 22:01
Immagine di repertorio
Chi coltiva un orto, cura un giardino o sistema le piante sul balcone potrebbe non saperlo, ma rischia una sanzione che può superare i 600 euro. In Italia, secondo i dati Nomisma, sono circa 19 milioni le persone che si dedicano al giardinaggio domestico, spesso ignare delle regole sullo smaltimento dei rifiuti verdi. Un semplice errore nella gestione di foglie, ramaglie ed erba tagliata può trasformare un passatempo rilassante in una spesa imprevista — e, in alcuni casi, anche piuttosto salata.
Il tema è tutt’altro che secondario: ogni anno migliaia di cittadini vengono multati per aver conferito male gli scarti vegetali o per averli abbandonati in modo improprio. E in un contesto in cui la sensibilità ambientale è sempre più centrale, le amministrazioni locali hanno intensificato i controlli.
Cosa prevede la normativa
L'art.29 del Codice della Strada (rubricata "piantagioni e siepi") parla chiaro: i rifiuti da giardinaggio prodotti dai privati sono assimilati agli urbani e vanno gestiti come tali. In pratica, foglie secche, fiori appassiti, rami sottili, erba tagliata e potature leggere devono essere conferiti nei contenitori dell’organico – se in piccole quantità – oppure portati presso gli appositi centri di raccolta comunali.
Chi possiede grandi quantità di rifiuti verdi può anche prenotare il ritiro tramite il servizio dedicato del proprio Comune. Bruciarli è invece vietato, tranne in rari casi previsti dalle ordinanze locali. I vasi in plastica possono essere riciclati solo se ben puliti, mentre quelli in terracotta vanno nel secco o direttamente in discarica.
E se il giardino lo cura un professionista?
Attenzione: quando l’intervento è svolto da un giardiniere, la normativa cambia. Gli scarti diventano rifiuti speciali, e il professionista è tenuto a smaltirli secondo regole specifiche. In questo caso, non è possibile scaricare il contenuto nel proprio bidone di casa.
Quanto si rischia
Le sanzioni per chi non rispetta le regole variano, ma la forbice è ampia: si parte da 25 euro e si può arrivare fino a 155. In situazioni più gravi, come nel caso di abbandono su suolo pubblico con potenziale pericolo o intralcio, la multa può superare i 600 euro. Chi ha un giardino o qualche pianta lo sa: sfalci e ramaglie si accumulano in fretta. Ogni Comune ha le sue regole. Conoscerle evita perdite di tempo e soldi.
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