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Il cioccolato fa male? Non proprio: tutto quello che serve sapere prima di rinunciarci

Ecco alcuni consigli su come fare l'uovo di pasqua fatto in casa

Il cioccolato fa male? Non proprio: tutto quello che serve sapere prima di rinunciarci

Pasqua si avvicina e con lei torna la stagione delle tentazioni più dolci. Uova, praline, coniglietti: il cioccolato invade le tavole, le vetrine e soprattutto i pensieri di chi cerca di conciliare la gola con la salute. Perché sì, ogni anno è la stessa storia: "Il cioccolato fa male", "Meglio evitarlo", "Non serve a nulla se non ad aumentare la bilancia". Ma sarà davvero così? Oppure è giunto il momento di fare giustizia e sfatare qualche mito di troppo?

Fondente, al latte o bianco? Le differenze non sono solo di gusto, ma è bene rispettare la regola d’oro, ovvero leggere sempre l’etichetta: il cacao deve venire prima dello zucchero e ogni colorante o conservante dovrebbe far scattare l’allarme.

Il cioccolato fondente, essere considerato un alleato per il benessere, visto che è un piccolo superfood. Ricco di flavonoidi, aiuta la circolazione, abbassa la pressione e protegge cuore e cervello. Stimola endorfine e serotonina – i nostri ormoni della felicità – e riduce l’infiammazione, un fattore chiave nelle malattie croniche. Ma resta pur sempre calorico: secondo gli esperti, la dose ideale è di 20-30 grammi al giorno. Un quadratino, non una tavoletta.

Chi segue un’alimentazione vegana o è intollerante al lattosio può optare per il fondente con bevande vegetali, spesso più ricco di cacao e di gusto. E per chi vuole evitare lo zucchero? Niente paura: esistono varianti dolcificate con stevia, eritritolo o sciroppo d’agave, con un impatto glicemico decisamente più contenuto.

L'altro mito da sfatare riguarda il “raw chocolate”, o cioccolato crudo, realizzato senza la classica tostatura delle fave di cacao. La temperatura resta sotto i 42 gradi, per preservare intatti i nutrienti. Si presenta spesso senza zuccheri raffinati, dolcificato con miele o sciroppo d’acero, ed è naturalmente privo di lattosio. Piace a chi cerca sapori nuovi, ma anche a chi ha esigenze alimentari particolari. Un’esperienza da provare almeno una volta.

Ma il vero problema del cioccolato sta nell’eccesso. Inserito in una dieta equilibrata, soprattutto se fondente e di qualità, può essere parte di uno stile di vita sano. A patto di non trasformarlo in una scusa per eccedere. È la quantità, come sempre, a fare la differenza.

Per chi vuole divertirsi in cucina e controllare ogni ingrediente, c’è una soluzione: farsi l’uovo in casa. Bastano 300 grammi di cioccolato fondente (70% minimo), uno stampo e un po’ di pazienza. Si scioglie il cioccolato, si spennella nello stampo, si raffredda in frigo e si ripete l’operazione per rinforzare le pareti. Infine, si uniscono le due metà con un filo di cioccolato fuso. Magari non sarà perfetto, ma sarà vostro. E sicuramente più sano di molti prodotti industriali.

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