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Gaudí verso la beatificazione, l’arte che sfida il tempo e tocca il divino

L'architetto della Sagrada Familia è alla prima tappa delle quattro previste per diventare santo

 Gaudí verso la beatificazione, l’arte che sfida il tempo e tocca il divino

Antoni Gaudí, genio visionario e padre della Sagrada Família, fa un passo decisivo verso la santità. Papa Francesco ha approvato il decreto che riconosce le "virtù eroiche" dell’architetto catalano, aprendo ufficialmente la strada alla sua beatificazione. Un titolo che lo consacra come “venerabile”, primo gradino del percorso che potrebbe portarlo agli altari.

La firma del decreto è arrivata nei giorni scorsi, durante la convalescenza del Pontefice per un’infezione respiratoria. Ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, Francesco ha firmato una serie di documenti tra cui quello dedicato proprio al “suo” architetto. Gaudí, infatti, è noto da tempo come l’architetto di Dio, per aver dedicato la sua opera più celebre – la Sagrada Família – alla gloria divina.

Morto nel 1926, travolto da un tram mentre attraversava le strade di Barcellona, Gaudí era già allora circondato da una fama di santità. La Santa Sede gli concesse l’onore, raro per un laico, di essere sepolto proprio nella cripta della sua chiesa incompiuta, diventata oggi uno dei simboli più ammirati dell’architettura mondiale.

Il cammino verso la beatificazione – formalmente aperto nel 2000, ma promosso sin dal 1992 dall’Associazione per la Beatificazione di Antoni Gaudí – si arricchisce ora di nuove tappe. Secondo quanto previsto dalla Chiesa cattolica, per diventare beato serve il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Un secondo miracolo, avvenuto dopo la beatificazione, è invece necessario per la canonizzazione.

Alcune testimonianze sono già al vaglio del tribunale ecclesiastico: tra queste, quella di una donna di Reus che afferma di aver recuperato la vista grazie alla devozione a Gaudí. Intanto, numerose biografie raccolgono racconti di chi l’ha conosciuto e ne descrive la vita come quella di un uomo profondamente spirituale, austero e completamente dedicato alla fede.

Nel 2010, durante la consacrazione della Sagrada Família, Papa Benedetto XVI lo aveva già indicato come esempio per il mondo moderno, definendolo “architetto geniale e cristiano coerente”, capace di superare la frattura tra bellezza, spiritualità e ragione. Una sintesi rara, che trova espressione nelle sue forme oniriche, nella pietra scolpita come preghiera, nelle guglie che sembrano protendersi verso l’eterno.

Il completamento della Sagrada Família è atteso per il 2026, in coincidenza con il centenario della sua morte. Se i tempi della santità coincidessero con quelli dell’architettura, Gaudí potrebbe diventare santo proprio mentre la sua opera più grande toccherà finalmente il cielo.


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