l'editoriale
Cerca
Sicurezza nazionael
17 Aprile 2025 - 18:15
Uno scudo missilistico nello spazio, centinaia di satelliti pronti a rilevare minacce da ogni angolo del pianeta e neutralizzarle prima che raggiungano il suolo americano. Non è fantascienza, ma il cuore del Golden Dome, il nuovo programma di difesa missilistica voluto dall’amministrazione Trump, ispirato al sistema Iron Dome israeliano. Secondo un’esclusiva dell’agenzia Reuters, il gruppo favorito per la realizzazione del Golden Dome sarebbe un consorzio formato da SpaceX di Elon Musk, la società di software per l’intelligence Palantir e la compagnia di droni militari Anduril, tutte aziende che vantano stretti legami con ambienti conservatori e che hanno sostenuto economicamente la campagna di Trump.
Il progetto da loro presentato prevede il lancio di fino a 1.000 satelliti, con una prima fase (denominata “custody layer”) da 400 satelliti destinati al tracciamento dei missili. Costo stimato solo per questa fase: tra 6 e 10 miliardi di dollari. Fonti vicine al Pentagono avrebbero già espresso pareri positivi, ma senza seguire il tradizionale iter di valutazione. “C’è una certa deferenza nei confronti di Musk”, avrebbe rivelato a Reuters un funzionario della difesa. Il Pentagono si è limitato a dichiarare che “fornirà opzioni al Presidente” nel rispetto delle direttive della Casa Bianca.
SpaceX, forte dei suoi lanci di satelliti spia e dei prototipi già in orbita, parte in vantaggio su un campo affollato. Secondo Reuters, oltre 180 aziende avrebbero espresso interesse per partecipare al programma, tra cui colossi come Lockheed Martin, che ha addirittura lanciato un sito dedicato, e promettenti startup come Epirus, Ursa Major e Armadache. Ma il peso politico e la velocità operativa del trio Musk–Palantir–Anduril potrebbero fare la differenza.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..