Cerca

ADDIO PAPA FRANCESCO

Morte di Papa Francesco: cosa dice la stampa estera sul pontificato

I giornali di tutto il mondo raccontano la morte di Papa Francesco con toni diversi: tra parole affettuose, analisi critiche e memorie del pontificato.

Morte di Papa Francesco: cosa dice la stampa estera sul pontificato

Immagine di repertorio

Papa Francesco non è stato solo un Pontefice, ma un simbolo globale: di rottura, di ascolto, di cambiamento. Con la sua morte, il mondo non si limita al lutto. Lo racconta, lo discute, lo giudica. I titoli delle principali testate internazionali non celebrano solo la fine di un pontificato, ma il bilancio di un’epoca. Dall’Argentina alla Germania, dagli Stati Uniti al Medio Oriente, la stampa estera ha dedicato ampio spazio e riflessione a una figura che ha saputo parlare agli ultimi senza dimenticare i potenti, che ha predicato semplicità ma affrontato crisi complesse. Ecco cosa scrivono i giornali del mondo su Jorge Mario Bergoglio.

"Un pontificato che ha cambiato il tono della Chiesa"- la voce del Regno Unito

In Gran Bretagna, The Guardian lo ricorda come un Pontefice "groundbreaking", capace di scuotere l’istituzione con gesti concreti e simboli forti. Titola: "Groundbreaking head of Catholic church, Pope Francis, dies at 88”, e parla di una figura che ha tentato di riformare la Chiesa con umiltà e senza clamori, affrontando anche le zone d’ombra della Curia.

Il Financial Times lo inquadra come "a modernising pontiff in an era of populism and polarisation", sottolineando il suo ruolo di leader morale in un’epoca instabile, capace di parlare tanto ai migranti quanto ai capi di Stato.

"Tra la gente che amava": il ricordo del The Times

Tra le testate internazionali che hanno dato rilievo umano alla morte di Papa Francesco, The Times si distingue per il tono raccolto e intimo del suo titolo: "Pope Francis wanted to spend last days among people he loved". Nessuna enfasi, nessuna retorica. Solo il senso pieno di un gesto coerente con tutto il suo pontificato: stare vicino a chi gli era caro, senza clamore, senza distanze. L’articolo racconta l’afflusso silenzioso dei fedeli in Vaticano, ma anche il tratto ostinato e testardo di un Papa che ha scelto fino all’ultimo di non isolarsi, di mettere il rapporto con le persone prima della propria salute.

C’è una foto in cui sorride, con il volto segnato ma gli occhi accesi. È l’immagine che accompagna il pezzo: e dice molto più delle parole. È un congedo, certo, ma senza solennità. Somiglia più a un saluto di chi ha deciso, semplicemente, di restare tra la sua gente.

"El más grande argentino"- l'omaggio del Sud America

In Argentina, dove il lutto è nazionale, Clarín scrive: "el más grande argentino de nuestra era", mentre La Nación ne loda il coraggio nel "camminare tra le tempeste senza mai alzare la voce". Entrambi sottolineano il legame mai spezzato con Buenos Aires e con la sua gente, raccontando un Papa che parlava spagnolo anche in Vaticano e che non ha mai smesso di citare i "cartoneros".

In Brasile, O Globo lo saluta come "o Papa dos pobres", un pastore dal profilo semplice, fedele alla sua missione di misericordia più che al protocollo.

Un papa che divide ma ascolta- la stampa americana

Negli Stati Uniti, The New York Times parla di un Pontefice che "ha sfidato le convenzioni" ma ha faticato a realizzare pienamente le sue riforme. Il Washington Post gli riconosce invece il merito di aver dato voce a chi non l’aveva: i migranti, i senzatetto, i detenuti. "Un uomo che ha cercato ponti, mentre altri costruivano muri."

Time Magazine raccoglie i tributi delle istituzioni mondiali, e riporta le parole del Presidente Biden, che lo definisce "una luce in tempi bui". Anche personalità come Emmanuel Macron e il Patriarca Bartolomeo hanno espresso cordoglio, parlando di "una guida spirituale per credenti e non credenti".

Dal Medio Oriente all'Asia: il Papa del dialogo

Le reazioni delle testate asiatiche e mediorientali alla scomparsa di Papa Francesco restituiscono il ritratto di un uomo profondamente amato anche al di fuori del mondo cattolico. In Paesi come le Filippine, l’Indonesia o Timor Est — dove la sua figura aveva assunto una dimensione quasi familiare — i giornali lo ricordano come il Papa del popolo, capace di farsi vicino ai poveri, ai giovani, agli ultimi. 

The Hindu (India) e The Manila Times (Filippine) lo descrivono come un Papa profondamente spirituale, ma vicino alla realtà quotidiana dei poveri, capace di parlare di Dio ma anche della fatica di vivere.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.