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Salute
23 Aprile 2025 - 12:10
Sempre più persone in Italia lavorano su turni, spesso anche durante la notte. Una condizione che secondo la ricerca può compromettere seriamente la qualità della vita, incidendo su alimentazione, sonno e benessere mentale. A confermare questi rischi è uno studio recente realizzato da giovani ricercatori della Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) pubblicato sull’European Journal of Nutrition.
Lo studio ha coinvolto 322 lavoratori suddivisi tra 166 turnisti e 156 non turnisti per indagare le conseguenze della turnazione stili di vita e salute. I risultati parlano chiaro: i lavoratori su turni mostrano maggiori difficoltà ad aderire a un regime alimentare equilibrato come la Dieta Mediterranea e il quadro peggiora ulteriormente per chi lavora di notte che mostra una qualità del sonno più compromessa rispetto ai colleghi su turni diurni. Ma non solo. I turnisti presentano livelli più elevati di ansia e stress suggerendo un impatto significativo anche sulla salute mentale.
A proporre un primo intervento concreto è uno studio internazionale pubblicato su Nature realizzato in collaborazione da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School insieme al Massachusetts General Hospital. 20 volontari sani hanno seguito per due settimane un protocollo rigidissimo utile a isolare gli effetti del ritmo circadiano. I partecipanti sono stati tenuti svegli per 32 ore consecutive, con postura fissa e pasti identici consumati a intervalli regolari e dieci di loro hanno mangiato di notte mentre gli altri solo di giorno. Gli esiti sono stati inequivocabili: solo nei soggetti che avevano mangiato durante la notte sono stati rilevati aumenti significativi dei fattori di rischio cardiovascolari come la pressione arteriosa e i livelli dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno-1 (PAI-1), una proteina associata alla coagulazione del sangue.
Pur essendo uno studio pilota i ricercatori hanno avanzato una raccomandazione importante: chi lavora su turni notturni ma anche chi viaggia frequentemente attraverso fusi orari differenti o soffre d’insonnia dovrebbe evitare di consumare cibo durante la notte limitandosi ai pasti nelle ore diurne. Un’indicazione che potrebbe rappresentare una misura semplice ma efficace per contrastare i rischi legati al lavoro notturno.
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