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Turni e salute: perché mangiare di notte fa male

Ricercatori italiani e statunitensi lanciano l’allarme: il lavoro su turni compromette sonno, alimentazione e benessere mentale.

Turni e salute: perché mangiare di notte fa male

Sempre più persone in Italia lavorano su turni, spesso anche durante la notte. Una condizione che secondo la ricerca può compromettere seriamente la qualità della vita, incidendo su alimentazione, sonno e benessere mentale. A confermare questi rischi è uno studio recente realizzato da giovani ricercatori della Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) pubblicato sull’European Journal of Nutrition.

Lo studio ha coinvolto 322 lavoratori suddivisi tra 166 turnisti e 156 non turnisti per indagare le conseguenze della turnazione stili di vita e salute. I risultati parlano chiaro: i lavoratori su turni mostrano maggiori difficoltà ad aderire a un regime alimentare equilibrato come la Dieta Mediterranea e il quadro peggiora ulteriormente per chi lavora di notte che mostra una qualità del sonno più compromessa rispetto ai colleghi su turni diurni. Ma non solo. I turnisti presentano livelli più elevati di ansia e stress suggerendo un impatto significativo anche sulla salute mentale. 

A proporre un primo intervento concreto è uno studio internazionale pubblicato su Nature realizzato in collaborazione da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School insieme al Massachusetts General Hospital. 20 volontari sani hanno seguito per due settimane un protocollo rigidissimo utile a isolare gli effetti del ritmo circadiano. I partecipanti sono stati tenuti svegli per 32 ore consecutive, con postura fissa e pasti identici consumati a intervalli regolari e dieci di loro hanno mangiato di notte mentre gli altri solo di giorno. Gli esiti sono stati inequivocabili: solo nei soggetti che avevano mangiato durante la notte sono stati rilevati aumenti significativi dei fattori di rischio cardiovascolari come la pressione arteriosa e i livelli dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno-1 (PAI-1), una proteina associata alla coagulazione del sangue.

Pur essendo uno studio pilota i ricercatori hanno avanzato una raccomandazione importante: chi lavora su turni notturni ma anche chi viaggia frequentemente attraverso fusi orari differenti o soffre d’insonnia dovrebbe evitare di consumare cibo durante la notte limitandosi ai pasti nelle ore diurne. Un’indicazione che potrebbe rappresentare una misura semplice ma efficace per contrastare i rischi legati al lavoro notturno. 

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