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Pollinosi: perché quest’anno è peggio e cosa fare subito per proteggersi

Starnuti, occhi rossi e naso chiuso? Ecco come riconoscere la pollinosi e difendersi con farmaci mirati e soluzioni naturali

Pollinosi: perché quest’anno è peggio e cosa fare subito per proteggersi

Immagine di repertorio

Tra smog, cambiamenti climatici e vegetazione che si adatta a nuove condizioni ambientali, la primavera è ormai diventata una stagione critica per chi soffre di allergie. È infatti in forte aumento la pollinosi, disturbo che colpisce soprattutto chi è predisposto geneticamente e si manifesta con starnuti, occhi rossi e, nei casi peggiori, crisi respiratorie.

A scatenare queste reazioni sono i pollini, in particolare quelli trasportati dal vento – tipici delle piante che si riproducono attraverso l’impollinazione anemofila. Queste piante rilasciano nell’aria enormi quantità di granuli microscopici contenenti il gamete maschile, aumentando il rischio di contatto con le vie respiratorie umane.

Oltre all’ambiente, anche l’inquinamento e l’uso crescente di additivi chimici contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria e a stimolare le allergie. Un problema che, secondo gli esperti, è in costante crescita e riguarda sempre più persone. Per affrontare la pollinosi, esistono diverse soluzioni, che vanno dalla prevenzione al trattamento dei sintomi acuti. Come ha spiegato Elena Vecchioni all'Adnkronos, tra i rimedi farmacologici più diffusi ci sono gli antistaminici di ultima generazione, disponibili in compresse, gocce orali e nasali, spray e colliri. Si tratta di principi attivi come loratadina, pseudoefedrina, cetirizina, fexofenadina e levocabastina, efficaci nel contrastare i sintomi allergici e, soprattutto, privi di effetti sedativi.

Non mancano, anche i rimedi naturali, utili soprattutto nella fase preventiva. Tra questi il ribes nigrum, indicato per stimolare le difese immunitarie e in presenza di sintomi più intensi, si ricorre invece alla luffa operculata. Le graminacee, invece molto diffuse soprattutto al Nord, sono tra le principali responsabili delle allergie ai pollini. Infatti, durante la primavera e l’ estate queste piante rilasciano nell’aria tantissimi granelli di polline che, se respirati da chi è sensibile, possono provocare i classici sintomi della febbre da fieno: starnuti, occhi che lacrimano e, nei casi più forti, anche attacchi d’asma. Chi soffre di allergie lo sa: in primavera, respirare può diventare una sfida. Ma con una corretta informazione e l’aiuto di medici e farmacisti, è possibile gestire al meglio anche questa stagione.

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