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Torna la Ice Bucket Challenge: studenti americani rilanciano la sfida per la salute mentale

Ribattezzata #SpeakYourMIND, lanciata su Instagram ha già raccolto 387.000 dollari

Torna la Ice Bucket Challenge: studenti americani rilanciano la sfida per la salute mentale

Era il 2014 quando il mondo scopriva il potere virale di un gesto semplice e spiazzante: rovesciarsi in testa un secchio d’acqua gelata per sostenere la ricerca sulla SLA. Un'idea nata tra amici – tra cui il compianto Patrick Quinn – che, grazie ai social agli esordi e all’eco di volti celebri come Lady Gaga, Bill Gates e Donald Trump, trasformò la Ice Bucket Challenge in un fenomeno globale. Oggi, a distanza di oltre dieci anni, quell’energia contagiosa riemerge, ma con un nuovo scopo: la salute mentale dei giovani.

L’epicentro è la University of South Carolina. Lì, a fine marzo, gli studenti del club MIND (Mental Illness Needs Discussion) hanno acceso la miccia: una nuova sfida virale, battezzata #SpeakYourMIND, lanciata su Instagram con un obiettivo all’apparenza modesto — raccogliere qualche centinaio di dollari per promuovere la consapevolezza sulla salute mentale tra gli universitari. Ma i social hanno fatto il resto. Non più Facebook, ma TikTok e Instagram, oggi più che mai terreno fertile per movimenti lampo. La sfida ha preso piede, cavalcando lo stesso meccanismo “nomina e filma” che aveva reso leggendaria la Ice Bucket Challenge originale.

Anche stavolta, lo show ha avuto i suoi testimonial d’eccezione: tra i primi a raccogliere la sfida, la conduttrice della NBC Jenna Bush Hager, che si è fatta rovesciare l’acqua ghiacciata in diretta televisiva. Come nel 2014, il gioco si è trasformato in valanga: un video chiama l’altro, un secchio dietro l’altro, con una causa seria a fare da collante. Ma dietro l’apparente leggerezza, c’è un messaggio che pesa.

La cifra raccolta in poche settimane parla chiaro: oltre 387.000 dollari donati alla no-profit Open Minds, impegnata nella prevenzione del disagio mentale tra i giovani. L’account Instagram del club MIND è esploso: ha superato 800.000 follower e continua a crescere, post dopo post.

Il fondatore del club, Wade Jefferson, è tra le voci più ascoltate del movimento: «Vogliamo rompere lo stigma che circonda la salute mentale, sostenere la prevenzione del suicidio e promuovere la consapevolezza quotidiana». Perché — sottolinea — «le conversazioni sulla salute mentale dovrebbero essere normali quanto quelle sulla salute fisica».

Secchi d’acqua fredda per scuotere coscienze, schermi che si accendono per lanciare messaggi urgenti: la SpeakYourMIND Challenge è la dimostrazione che i social, se usati con intelligenza e cuore, possono ancora essere veicolo di cambiamento. Anche quando tremi per il freddo.

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