l'editoriale
Cerca
Recensioni televisive del 2025
15 Maggio 2025 - 17:45
Ed eccoci qui: dopo 3 anni dal suo primo episodio, Andor è arrivato alla sua conclusione. Mercoledì 14 maggio 2025, su Disney+, sono uscite le ultime tre puntate che hanno concluso tutte le storie dei suoi personaggi e finito il prologo di Rogue One e ormai è il momento di dirlo: Andor è la migliore serie che Star Wars abbia mai avuto perché ha ricordato che Star Wars non è fatta solo di magia e spade laser ma delle persone che hanno dato inizio alla Ribellione, senza le quali, Luke Skywalker non avrebbe mai preso parte e iniziato la rivoluzione che George Lucas ha portato al cinema fantascientifico.
Gli episodi 10, 11 e 12 hanno risposto a tutte le ultime domande e dilemmi che gli spettatori si sono fatti nel corso della serie e dell'ultima stagione. Partendo dal 10° episodio, vediamo Lonni Jung, il supervisore imperiale spia della Ribellione che dà a Luthen Rael le vere informazioni di cui avevano bisogno per dare inizio alla guerra contro l'Impero: il progetto della Morte Nera. Queste informazioni però, saranno fatali per Jung, mentre per Luthen il tempo è quasi scaduto e Derdra è ormai fuori dalla porta del suo negozio di antiquariato. Decide quindi di dare le informazioni sul progetto a Kleya (di cui parleremo meglio), affinché lo riferisca a Cassian e alla Ribellione prima di fare il suo ultimo sacrificio.
Nell'11° episodio, la storyline di Kleya che si addentra nell'ospedale dove Luthen è ricoverato sotto stretta osservazione di Derdra si intreccia con dei flashback della sua storia, di come sia sopravvissuta al genocidio della sua gente e di come Luthen, al tempo sergente pentito delle sue azioni fatte per l'Impero, decide di prenderla con sé come figlia e apprendista, vedendo anche il suo innato talento per il business. La vediamo dare il suo ultimo saluto a Luthen, che ha amato come un padre e chiamare Cassian affinché venga a sapere tutto quello che deve sapere per fermare l'Impero attraverso quello che noi terrestri chiameremmo 'codice morse'. Cassian riceve il messaggio e insieme a Melshi e K-2SO va a Coruscant per portare via Kleya, che nel frattempo è stata intercettata dagli imperiali. Il tutto mentre Derdra viene arrestata per il sospetto che faccia parte anche lei della Ribellione dato che aveva lei tutte le informazioni sulla Morte Nera prese da Jung e date poi a Luthen.
E nel 12° e ultimo episodio, vediamo la resa dei conti tra Mon Mothma, Bail Organa, Saw Gerrera (che è su Jedha) e Cassian, che li porterà tutti agli avvenimenti di Rogue One.
Visualizza questo post su Instagram
Qualcuno su internet ha osservato un dettaglio sulla serie: Andor è l'unico show di Star Wars che non ha spade laser. Si vede un cristallo kyber, usato dai Jedi per alimentare le loro armi ma mai se ne vede una e da questo presupposto si può capire il perché. Andor non ha mai voluto essere una serie sui Jedi o sulla Forza, è una serie che parla della realtà dei fatti, dei nostri fatti, ambientata nell'universo di Star Wars.
Conflitti, stermini di massa, ribellioni, cospirazioni, nascondigli, paura e morte. Attraverso la storia di Cassian, si racconta la vera Ribellione, di coloro che ne hanno fatto parte, di quelli per cui hanno dato la loro vita e i loro ultimi respiri. E pensando come questa si colleghi a Rogue One e alla sua di storia, non possiamo fare altro che alzarci e applaudire. Dopo tanto tempo in cui non veniva data autenticità e originalità alla lore di Star Wars, Andor lo fa alla perfezione. Ed è l'unica parola che può venire in mente per l'intera serie: perfetta.
Ogni personaggio, ogni attore scelto per la parte, ogni dialogo, ogni colonna sonora, ogni ambientazione. Il tutto è bilanciato perfettamente e dà allo spettatore ulteriori motivi per continuare a sperare in un ritorno grandioso di Star Wars sul grande schermo. Registi come Tony Gilroy, Toby Haynes, Susanna White, Benjamin Caron, Ariel Kleiman, Janus Metz e Alonso Ruizpalacios con le sceneggiature di Tom Bissell, Dan Gilroy, Beau Willimon e Stephen Schiff hanno portato in vita la realtà del nostro mondo sotto una lente fantascientifica che riscrive il genere rendendolo vicino a noi personalmente, perché in fondo George Lucas si era ispirato alle politiche dittatoriali e imperialistiche del suo tempo e non solo alla religione e alla cultura americana e non.
E che si può dire degli attori? Date a tutti loro un Emmy. Anche all'interpretazione più breve, quella "insignificante", da un episodio solo. Diego Luna, Adria Arjona, Genevieve O'Reilly, Faye Marsay, Stellan Skarsgård, Fiona Shaw, Varada Sethu, Denise Gough, Kyle Soller, Benjamin Bratt, Alan Tudyk e Elizabeth Dulau hanno portato in vita i loro personaggi con magistrale accuratezza, ognuno di loro mostra e dice quelle cose che noi non diremmo mai. E una menzione speciale è da fare per Elizabeth Dulau, interprete di Kleya, che c'è stata dal primo giorno con la sua forza, la sua eleganza e la sua resilienza. Molti avevano ipotizzato che si trattasse in realtà della Principessa Leia, non solo per i nomi che si somigliano ma anche per la somiglianza che c'è tra la Dulau e Carrie Fischer. Una teoria che è stata poi smentita con l'11° episodio ma se tale teoria è stata fatta è perché la sua interpretazione aveva ricordato la forza che la principessa aveva. Kleya, insieme a Luthen, è l'esempio di come fare ciò che è giusto non è mai sbagliato, anche se il fattore mancante è la tempistica.
Il finale della serie ha voluto dare un epilogo alle storie dei personaggi, che cos'è successo loro, dove sono finiti e dove potrebbero essere dopo il crollo dell'Impero. La scena finale su Mina-Rau in cui vediamo B2 (la cui sopravvivenza ha fatto contenti i fan) e Bix ha chiuso la storia di Cassian con una nuova speranza: quella incarnata dal bambino neonato.
Non si sa se al tempo di quella scena i fatti di Rogue One sono accaduti e se Bix è venuta a sapere di Scarif ma vederla camminare tra i campi di grano con il bambino avuto con Cassian, con il senso di pace che lo si legge dal suo viso e lo si sente sulla propria pelle non poteva che essere il finale perfetto per la storia di Cassian Andor. Poteva sembrare scontato per alcuni ma sapendo quanto ha lottato Cassian per salvare Bix fin dall'inizio dalla crudeltà dell'Impero, sofferto in prima persona dai personaggi, vederla finalmente felice e con l'ultima cosa che la connetterà a Cassian per il resto della sua vita è, senza alcun dubbio, il miglior scenario che si poteva avere.
In sostanza, Andor è la serie migliore di Star Wars e che prova, ancora una volta, di come il cinema può rappresentare la realtà che viviamo e chi siamo noi come umani, e di come un solo gesto può cambiare il destino di un'intera galassia e renderla vicina a noi.
Voto finale: 10/10
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..