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Come i deepfake in diretta stanno rivoluzionando le truffe digitali: un pericolo crescente per tutti

L'era dei deepfake in diretta: minaccia invisibile per tutti nell'era digitale e sfida per la sicurezza

Come i deepfake in diretta stanno rivoluzionando le truffe digitali: un pericolo crescente per tutti

Come i deepfake in diretta stanno rivoluzionando le truffe digitali: un pericolo crescente per tutti

Il progresso tecnologico consente ormai di modificare il volto, il colore della pelle, la voce e altri tratti durante una videochiamata in tempo reale, con minimo sforzo grazie all'intelligenza artificiale. Questo è il fenomeno dei deepfake in diretta, un inganno in grado di eludere anche i più avanzati sistemi di verifica, rappresentando una minaccia non solo per i manager delle grandi società o i personaggi pubblici, ma per chiunque.

Marco Ramilli spiega che l'uso del morphing per alterare volto e voce rappresenta una forma sofisticata di ingegneria sociale, molto più pericolosa rispetto alle truffe comuni veicolate tramite semplici messaggi, ormai più familiari. Ramilli ha recentemente fondato IdentifAI, una startup italiana specializzata nell'analisi di immagini e video, che utilizza una tecnologia, chiamata 'degenerativa', per riconoscere prodotti contraffatti creati dall'intelligenza artificiale generativa.

Negli ultimi anni, i deepfake hanno conosciuto una crescita esponenziale: secondo dati di Resemble.AI e AI Incident Database, gli incidenti sono passati da 22 nel periodo 2017-2022 a 42 nel 2023, e nel 2024 sono aumentati del 257%, raggiungendo i 150. Nel primo trimestre del 2025, si sono già verificati 179 incidenti, superando del 19% il totale del 2024. Ramilli sottolinea che le truffe più comuni riguardano documenti di identità falsificati nel settore bancario e assicurativo, e scontrini falsi per ottenere rimborsi.

Esistono anche truffe che sfruttano voci create dall'intelligenza artificiale, riproducendo il timbro vocale di un parente da una breve traccia audio, e immagini di personaggi famosi tratte dai social network a fini politici. Le frodi legate all'intelligenza artificiale rappresentano il 5% quest'anno, rispetto allo 0,3% dell'anno scorso, e si prevede che nei prossimi quattro anni saliranno al 60-70% delle frodi totali. È fondamentale esercitare cautela e dotarsi di strumenti capaci di analizzare immagini e video per comprendere meglio, altrimenti si rischia di perdere la fiducia nel digitale.

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