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La scoperta
26 Maggio 2025 - 16:55
Sotto i nostri piedi, a migliaia di chilometri di profondità, esiste un tesoro inimmaginabile. Il 99,999% dell'oro del pianeta si trova nel nucleo della Terra, ben al di là della portata umana. Le riserve auree di Fort Knox impallidiscono di fronte a questa miniera nascosta, sufficiente – stando alle stime – a ricoprire di mezzo metro l’intera superficie terrestre.
Fino a poco tempo fa, si credeva che questo oro fosse destinato a rimanere confinato per sempre al centro del pianeta. Ma un nuovo studio ha ribaltato ogni certezza: l’oro può risalire. Può emergere lentamente, trasportato da pennacchi di materiale rovente che attraversano il mantello, raggiungendo la superficie grazie ai vulcani e alla tettonica delle placche. Un processo millenario che ha dato origine alle pepite e ai giacimenti che oggi alimentano sogni e mercati.
A dare forza a questa scoperta è un’équipe di scienziati internazionali guidata dal dottor Nils Messling dell'Università di Gottinga, in collaborazione con atenei di Bristol, Edimburgo e Colgate. Analizzando rocce vulcaniche delle isole Hawaii, i ricercatori hanno trovato tracce inequivocabili di rutenio 100, un isotopo metallico rarissimo che, insieme a certi valori del tungsteno, può provenire solo dal nucleo terrestre.
Le loro conclusioni sono pubblicate sulla rivista Nature, nel lavoro "Ru and W isotope systematics in ocean island basalts reveals core leakage". La scoperta suggerisce che il "sigillo" del nucleo non è così ermetico come si pensava: oro, rutenio, platino e altri metalli siderofili risalgono dai meandri più profondi della Terra, viaggiando attraverso i canali geologici che danno vita alle isole oceaniche.
Questi metalli, come ricorda lo stesso team di ricerca, hanno origini cosmiche. Si formarono in collisioni di stelle di neutroni e in esplosioni di supernovae miliardi di anni fa, prima di venire inglobati nella giovane Terra. In virtù della loro densità, durante la formazione del pianeta, sprofondarono nel nucleo. Ma ora, grazie a tecnologie sempre più avanzate, sappiamo che quell'oro antico, nato dalle stelle, continua il suo viaggio verso la luce.
"Quando sono arrivati i primi risultati, ci siamo resi conto di aver trovato letteralmente l'oro," ha dichiarato con entusiasmo il dottor Messling. "I nostri dati confermano che il materiale del nucleo, inclusi oro e altri metalli preziosi, si sta infiltrando nel mantello sovrastante".
Il mito dell'oro sepolto diventa realtà scientifica. E se l'impatto degli asteroidi può portare oro sulla Terra, ora sappiamo che anche le profondità del nostro stesso pianeta contribuiscono a renderlo così ricco e affascinante.
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