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Aule silenziose, bambini sereni: come l'assorbimento acustico nelle scuole può rivelarsi fondamentale

Progettazione acustica nelle scuole: l'isolamento sonoro promuove il benessere e la comunicazione dei bambini

Aule silenziose, bambini sereni: come l'assorbimento acustico nelle scuole può rivelarsi fondamentale

Aule silenziose, bambini sereni: come l'assorbimento acustico nelle scuole può rivelarsi fondamentale

Uno studio presentato in occasione del 188esimo Meeting della Acoustical Society of America ha posto in evidenza l'importanza di un'accurata progettazione degli ambienti scolastici al fine di ridurre l'inquinamento acustico. Tale accorgimento si rivela prezioso per favorire il rilassamento dei bambini, diminuendo la probabilità che questi si lascino andare al pianto o producano eccessivo rumore.

Ikuri Matsuoka, che ha coordinato la ricerca, ha sottolineato un aspetto critico della situazione delle scuole giapponesi, molte delle quali risultano sprovviste di sistemi di assorbimento acustico. Per i bambini, specialmente nelle fasi di sviluppo linguistico e verbale, un ambiente rumoroso può ostacolare la comunicazione efficace, costringendoli ad aumentare il volume della propria voce. Per comprendere se l'assorbimento acustico possa alleviare tali problematiche, è stato condotto un esperimento: pannelli fonoassorbenti in fibra di poliestere sono stati installati sul soffitto di un'aula e i risultati sono stati comparati con quelli di una stanza priva di tali pannelli. Attraverso l'analisi di dati audio e video, si è riscontrato che i bambini generavano un maggior livello di rumore nella stanza sprovvista di isolamento acustico.

Le interviste condotte con i docenti hanno evidenziato che tre su quattro hanno percepito una significativa riduzione del rimbombo ambientale. Una delle insegnanti, con 25 anni di esperienza, ha riferito di sentirsi maggiormente a suo agio nel comunicare con gli alunni. Matsuoka ha inoltre utilizzato tecnologie avanzate, quali l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, per analizzare i dati raccolti e rilevare automaticamente il pianto dei bambini, una metodologia che si auspica possa risultare utile per osservazioni di lungo termine. L'auspicio di Matsuoka è che tali risultati spingano i professionisti dell'assistenza all'infanzia e dell'architettura a riconoscere l'importanza di ridurre il rimbombo, migliorando così l'atmosfera acustica e promuovendo una comunicazione verbale più chiara per i bambini

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