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Il caso
01 Giugno 2025 - 19:00
Immagine di repertorio
In un'Italia, le multe per violazioni del codice della strada si rivelano una fonte di entrate significativa per le amministrazioni locali. Nel 2024, le principali 20 città italiane hanno registrato incassi totali da quasi 650 milioni di euro, segnando un incremento dell'11,3% rispetto all'anno precedente. Questi dati, forniti dal Codacons, offrono uno spaccato interessante sulle dinamiche economiche e sociali legate alla gestione del traffico urbano.
Analizzando il valore delle sanzioni rispetto al numero di residenti, Firenze emerge come la città con l'importo pro-capite più elevato, pari a 168 euro per residente nel 2024. Milano e Bologna seguono con 146 e 88,7 euro rispettivamente. Questi numeri sollevano interrogativi sulla pressione economica che le multe possono esercitare sui cittadini, soprattutto in un contesto di inflazione e aumento del costo della vita. D'altra parte, città come Campobasso e Napoli registrano importi pro-capite molto più bassi, rispettivamente 6,5 e 8,6 euro.
Nel 2024, le 20 città monitorate da autovelox hanno incassato 62,1 milioni di euro grazie a questi dispositivi. Firenze guida la classifica con 20,5 milioni di euro, seguita da Milano e Bologna. Tuttavia, è il piccolo comune di Colle Santa Lucia a sorprendere, con incassi di quasi 400mila euro, un dato impressionante se rapportato ai suoi 300 abitanti. Anche nel Salento, gli autovelox rappresentano una fonte di entrate significativa, con comuni come Galatina e Cavallino che raccolgono milioni di euro. La "Telesina", una strada notoriamente pericolosa, contribuisce con quasi 2,2 milioni di euro.
L'aumento delle entrate da multe stradali solleva diverse questioni. Da un lato, queste risorse possono essere reinvestite per migliorare le infrastrutture e la sicurezza stradale. Dall'altro, c'è il rischio che le multe diventino una sorta di "tassa occulta" per i cittadini, soprattutto in un contesto economico già complesso.
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