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Zanzare
02 Giugno 2025 - 17:15
L’Agenzia nazionale francese per la sanità pubblica (Santé Publique France, SPF) ha annunciato lunedì che la diffusione del virus chikungunya a Mayotte è entrata ufficialmente in fase epidemica. Dall’inizio del 2025 sono stati confermati 560 casi, con 204 solo nella settimana dal 19 al 25 maggio, pari a un aumento del 42% in sette giorni. Mayotte, arcipelago francese nell’oceano Indiano e territorio d’oltremare, è tra le aree più fragili amministrate da Parigi. Con oltre il 77% della popolazione al di sotto della soglia di povertà, l’isola fatica a far fronte all’emergenza sanitaria, anche a causa delle gravi difficoltà infrastrutturali lasciate in eredità da eventi climatici estremi.
Secondo quanto riferito da SPF, la reale portata dell’epidemia potrebbe essere «significativamente sottostimata», in particolare nelle zone più isolate o vulnerabili dell’arcipelago, dove l’accesso alle cure mediche resta limitato. Fino ad oggi non sono stati registrati decessi, ma si contano circa 15 ricoveri ospedalieri, nessuno dei quali in terapia intensiva.
L’epidemia di chikungunya arriva a meno di sei mesi dal passaggio del ciclone tropicale Belal e dalla successiva tempesta Dikeledi, che hanno devastato l’arcipelago alla fine del 2024. Eventi che hanno ulteriormente indebolito le già precarie condizioni sanitarie, logistiche e sociali del territorio. La chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare (soprattutto Aedes aegypti e Aedes albopictus), che provoca sintomi simili a quelli influenzali: febbre alta, dolori articolari intensi, mal di testa, eruzioni cutanee e stanchezza. Il virus, sebbene raramente letale, può causare sintomi debilitanti anche per settimane.
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