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04 Giugno 2025 - 01:45
In situazioni cariche di emozioni, sembra che molti di noi provino un legame empatico più forte con i cani rispetto agli altri esseri umani. È quanto emerge da ricerche condotte da psicologi sociali, che hanno scoperto come animali vulnerabili, come i cuccioli, suscitino reazioni emotive più intense e un desiderio più profondo di aiuto rispetto agli adulti coinvolti in circostanze simili.
Uno studio del 2017, realizzato da Levin, Arluke e Irvine, ha sottoposto ai partecipanti una serie di notizie false riguardanti attacchi violenti a diverse vittime: un cane, un cucciolo, un adulto umano o un bambino. Sorprendentemente, mentre il bambino ha ottenuto la risposta più alta in termini di empatia, cani e cuccioli hanno suscitato reazioni emotive maggiori rispetto agli adulti umani. Questo dato evidenzia un’inclinazione profonda nella psicologia umana, che tende a rispondere con maggiore intensità emotiva di fronte a creature percepite come più vulnerabili.
I ricercatori attribuiscono questo fenomeno al modo in cui percepiamo l’innocenza e l’impotenza: caratteristiche che fanno sentire i cani più vicini emotivamente, stimolando un istinto protettivo più forte. In altre parole, la fragilità percepita negli animali fa scattare in noi un’emozione che supera persino quella riservata agli adulti, rivelando un sorprendente lato della natura umana. Questa tendenza può spiegare perché campagne di sensibilizzazione e raccolte fondi per gli animali spesso ottengano maggiore attenzione e successo rispetto a quelle dedicate ad alcune cause umane, sollevando importanti interrogativi sul modo in cui costruiamo le nostre risposte empatiche.
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