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Stasera in tv
04 Giugno 2025 - 10:45
Max Tortora avrebbe compiuto una svolta decisa nella sua carriera con "Doppio Gioco", la nuova serie televisiva trasmessa da Canale 5. Dopo il successo ottenuto con il ruolo di Ezio ne "I Cesaroni", l’attore avrebbe scelto di abbandonare i toni della commedia per calarsi nei panni di Gemini, un personaggio complesso, abile giocatore di poker e padre enigmatico. Al suo fianco ci sarebbe Alessandra Mastronardi, con cui condivide i ricordi della Garbatella e una rinnovata collaborazione artistica. Nella serie, i due interpreti darebbero vita a un confronto serrato tra padre e figlia, scandito da bluff, segreti e partite ad alta tensione.
Tortora avrebbe spiegato di essere attratto dai ruoli che sfuggono alla classificazione semplice, dichiarando di allontanarsi ogni volta che percepisce il rischio di essere etichettato o intrappolato in un personaggio. "Doppio Gioco", secondo quanto affermato, gli avrebbe offerto la possibilità di interpretare una figura inedita per la sua carriera: Gemini, appunto, un uomo che alterna la freddezza dell’imprenditore alla dolcezza paterna, ricco di sfumature e contrasti.
La serie, sebbene non ancora premiata in termini di ascolti – complice una forte controprogrammazione del martedì sera – sarebbe stata accolta con favore dalla critica, che ne avrebbe sottolineato la qualità e l’originalità tematica. In particolare, lo sfondo del gioco d’azzardo, tra bische clandestine e strategie mentali, avrebbe rappresentato un contesto narrativo nuovo e coinvolgente, tanto per il pubblico quanto per lo stesso Tortora.
L’attore avrebbe inoltre sottolineato come il poker venga usato nella serie come una metafora esistenziale. Secondo lui, viviamo in un mondo dove si tende a bluffare continuamente, soprattutto sui social, e in cui tutti cercano di mostrare solo ciò che conviene. A questo proposito, avrebbe dichiarato di essersi volontariamente escluso dal mondo virtuale fin dal principio, scegliendo di non avere né profili social né WhatsApp, e raccontando con ironia di essersi liberato dell’app non appena aveva ricevuto, nel cuore della notte, la foto di un piatto di rigatoni.
Sul piano politico, avrebbe espresso un certo disincanto, affermando che si scopre chi mente solo a votazioni concluse, quando le “carte” sono ormai sul tavolo. Nonostante le delusioni, avrebbe ribadito l’importanza di esercitare il diritto di voto, cercando ogni volta di dare fiducia a chi dimostra, almeno in apparenza, di meritarla. Avrebbe poi auspicato che il ministro Giuli accolga le richieste avanzate dalla categoria degli attori per salvaguardare le sale cinematografiche, considerate da lui un luogo irrinunciabile. Tortora avrebbe ricordato, a questo proposito, i pomeriggi della sua giovinezza passati al cinema Aurora di Ponte Milvio, raggiunto a piedi attraversando tutto Corso Francia, per vedere film di seconda e terza visione. In quelle sale buie, dice, avrebbe scoperto la magia del cinema.
Nel frattempo, Tortora avrebbe conseguito una laurea in Architettura, ritenendo il titolo di studio un elemento fondamentale non solo come “piano B”, ma anche come strumento culturale che consente di guardare il mondo con occhi più aperti. Il successo sarebbe arrivato prima con le imitazioni – da Sordi a Celentano, fino a Califano – e poi con ruoli più impegnati, come quello del padre di Stefano Cucchi nel film "Sulla mia pelle".
L’attore, tuttavia, non si sarebbe mai definito “un uomo di successo”, ma al massimo “un volto popolare”. In oltre vent’anni di carriera, avrebbe scelto più volte di cambiare genere e stile, passando dalle commedie dei Vanzina a interpretazioni drammatiche. Avrebbe poi espresso un giudizio critico sulla televisione italiana, affermando che troppo spesso si adagia su ciò che è già conosciuto. Secondo lui, basterebbe dare spazio a chi porta idee nuove e originali per riportare freschezza e autenticità sullo schermo.
Infine, parlando del possibile ritorno in onda de "I Cesaroni", Tortora avrebbe giudicato corretta l’operazione, sottolineando che è stato il pubblico stesso a richiederla con forza. La sua eventuale assenza dal cast, avrebbe precisato, non dipenderebbe da una presa di distanza, ma da impegni lavorativi già fissati che non gli avrebbero permesso di partecipare alle riprese.
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