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L'allarme

Spopola la truffa del "cane smarrito": ecco come funziona e come evitarla

Un raggiro che gioca sulla speranza e sulla preoccupazione di chi cerca disperatamente il proprio amico a quattro zampe.

Spopola la truffa del "cane smarrito": ecco come funziona e come evitarla

Le truffe non si fermano mai e, con una cinica audacia, si rinnovano costantemente per sfruttare le emozioni più delicate. Questa volta, a finire nel mirino dei malintenzionati sono i proprietari di cani smarriti. Un fenomeno inquietante sta prendendo piede, una truffa telefonica che gioca sulla speranza e sulla preoccupazione di chi cerca disperatamente il proprio amico a quattro zampe.

La truffa si sviluppa in modo subdolo e strategico. La vittima riceve una telefonata da un numero sconosciuto, e dall'altro capo del telefono una voce tranquilla e rassicurante si presenta come operatore della Protezione Civile. Il truffatore finge di aver ritrovato il cane smarrito, aggiungendo dettagli credibili – come il nome o le caratteristiche fisiche dell'animale – che potrebbero essere stati facilmente ricavati da un annuncio pubblicato. Ma è solo l'inizio del piano.

A quel punto, il truffatore crea una situazione di allarme, parlando di una presunta violazione legale legata alla scomparsa dell'animale e annunciando che una sanzione deve essere pagata. La cifra inizialmente richiesta è molto alta, ma incredibilmente viene offerta una riduzione immediata se il pagamento avviene rapidamente. Questo stratagemma serve a indurre la vittima a compiere un gesto istintivo, senza avere il tempo di riflettere. In alternativa, la truffa può prevedere un invito a uscire di casa velocemente per "recuperare il cane" in un luogo specifico. La tragedia si consuma mentre la vittima è lontana: la casa viene svaligiata.

L'elemento cruciale di questa truffa è la pressione psicologica. La paura di perdere il proprio animale, unita alla fretta e al desiderio di risolvere la situazione, spesso impedisce alle vittime di ragionare lucidamente. L'emotività prende il sopravvento, e così l'inganno si consuma, con il truffatore che gioca sulle corde più sensibili dell’animo umano.

Il rischio maggiore risiede nella condivisione eccessiva di informazioni personali sui social. Dettagli come indirizzi e numeri di telefono possono diventare preda dei truffatori, che approfittano della fragilità emotiva per colpire. Non solo si tenta di estorcere denaro attraverso minacce di multe inesistenti, ma si cerca anche di spingere la vittima a lasciare la propria abitazione, lasciandola vulnerabile al furto.

Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale prestare attenzione alle informazioni che si condivide online. Quando si pubblica un annuncio per il ritrovamento di un cane smarrito, è meglio evitare di rendere pubblici dati sensibili come l'indirizzo esatto, limitandosi a un'area più generica.

Inoltre, se si riceve una telefonata sospetta, non bisogna mai fornire informazioni personali o fare pagamenti senza prima aver verificato la veridicità della richiesta. Un passo fondamentale è contattare direttamente le autorità competenti, come il proprio comune o i canili locali, per fare chiarezza e difendersi da potenziali rischi.

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