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Judy Garland avrebbe compiuto 103 anni il 10 giugno 2025

L'eterna leggenda del cinema e Dorothy Gale de 'Il Mago di Oz'

Judy Garland avrebbe compiuto 103 anni il 10 giugno 2025

Il 10 giugno 1922 nasceva a Grand Rapids in MinnesotaFrances Ethel Gumm, terza di tre figlie d'arte di Ethel Marion Milne e Francis Avent Gumm. Da bambina si esibiva con le sorelle in teatri di provincia, spiccando per le sue doti corali e il suo fascino. Un fascino che viene poi notato dalla Metro-Goldwyn-Mayer a Chicago a soli 12 anni. In accordo con la madre della bambina, le viene procurato un vantaggioso contratto cinematografico con il nome d'arte, che sarebbe poi passato alla storia e stampato sui libri di storia del cinema, di Judy Garland.

La magia e il trauma de 'Il Mago di Oz'

Dopo aver firmato il contratto con la MGM, Judy Garland iniziò a lavorare in diversi film musicali, dove potè mostrare il suo talento. Il suo primo grande successo arrivò con Il Mago di Oz nel 1939, dove interpretò il ruolo di Dorothy Gale. La canzone "Over the Rainbow" è diventata un inno di speranza e ha consolidato la sua fama a livello mondiale.

Ma non molti sanno che girare il film si rivelò un trauma per la piccola Judy: infatti aveva solo 16 anni quando girò il film e per mantenere il suo aspetto giovane e sottile, le furono imposte diete rigide e somministrate sostanze stimolanti come anfetamine per tenerla sveglia e farmaci sedativi per farla dormire. Questa combinazione ha avuto un effetto devastante sulla sua salute fisica e mentale, portandola a sviluppare una dipendenza da queste droghe fin da adolescente.

Sul set, era sottoposta a orari di lavoro estenuanti, spesso con molte ore di riprese e scene ripetute più volte, cosa che la stancava profondamente. La pressione per essere perfetta, insieme alla difficoltà di gestire una routine così intensa a quell’età, la portarono a crisi di ansia e stress emotivo.

Inoltre, l’ambiente di lavoro era piuttosto duro: i dirigenti dello studio avevano il controllo quasi totale sugli attori, specialmente sulle giovani star come lei, e poco spazio veniva dato al loro benessere personale. Tutto questo ha lasciato una traccia profonda in Judy, che nel corso della vita ha sempre combattuto con problemi di salute mentale, insicurezze e dipendenze.

Gli anni 40 e 50, tempi d'oro e di caduta

Nel 1940, la giovane Judy Garland vinse l'Oscar giovanile per i film Il Mago di Oz e Piccoli Attori insieme a Mickey Rooney, candidato all'Oscar. Nel 1944 recitò in Incontriamoci a Saint Louis, lanciando canzoni celebri come "Meet Me in St. Louis," "The Trolley Song," e "Have Yourself a Merry Little Christmas," che vinse il Grammy Award.

Durante queste riprese iniziò una relazione con il regista Vincente Minnelli, che sposò nel 1945 dopo il divorzio dal suo primo marito, David Rose. Dal matrimonio con Minnelli nacque Liza Minnelli nel 1946, che sarebbe diventata anche lei una leggenda del cinema.

I primi anni Cinquanta furono difficili per Judy, con il divorzio da Minnelli e un burrascoso matrimonio con Sidney Luft, da cui nacquero due figli, Joey e Lorna. Questi anni videro anche un’aggravarsi della sua dipendenza da alcool e pillole, complicata dai ritmi lavorativi stressanti, culminando nel licenziamento dalla MGM dopo l'insuccesso di L'allegra fattoria (1950), dove apparve appesantita e sofferente.

A Star is Born

Nel 1954, Judy Garland tornò al cinema dopo anni di assenza, interpretando il ruolo di protagonista nel film A Star is Born diretto da George Cukor. Nel film, Garland interpreta un'aspirante cantante che viene portata al successo da un maturo e alcolizzato divo del cinema, con cui inizia una storia d'amore. Anche se il film fu apprezzato dal pubblico e dalla critica, non riuscì a coprire i costi di produzione. Nonostante ciò, Garland brillò per le sue doti drammatiche e canore, ottenendo una candidatura all'Oscar. Sebbene quell'anno l'Oscar andò a Grace Kelly, Garland fu premiata con un Golden Globe, ma non poté partecipare alla cerimonia poiché aveva appena dato alla luce suo figlio Joseph

Terminò la sua carriera cinematografica con Ombre sul Palcoscenico di Ronald Neame nel 1963, per poi dedicarsi al teatro e ai concerti. Nel 1961, pubblicò l'album "Judy at Carnegie Hall", che ottenne grande successo e vinse diversi Grammy Awards. Tuttavia, la sua vita personale era sempre più travagliata, con problemi di salute e un quarto matrimonio fallito.

La morte prematura

Judy Garland morì il 22 giugno 1969 a 47 anni, a causa di un'overdose accidentale di barbiturici. Fu trovata morta dal suo quinto marito, Mickey Deans, nel bagno del loro appartamento a Londra. Un medico aveva già avvertito che le sarebbe rimasto poco da vivere a causa di una grave forma di cirrosi epatica. Il corpo di Garland venne inizialmente tumulato in un colombario del Ferncliff Cemetery di Hartsdale, stato di New York. Tuttavia, nel gennaio 2017, i suoi tre figli trasferirono le sue spoglie all'Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles, in un nuovo padiglione dedicato a lei, destinato ad ospitare anche i membri della sua famiglia.

Una leggenda eterna

Judy Garland oggi è considerata tra le attrici più amate della Old Hollywood, la sua interpretazione di Dorothy ne Il Mago di Oz è ricordata come una vera rivoluzione del cinema, i libri di storia del cinema parlano di lei e la lodano, com'è giusto che sia. La sua storia di vita, anche se triste da conoscere, è importante per capire com'è lavorare ad Hollywood e come sono cambiate le cose oggi, soprattutto quando si parla della tutela dei diritti degli attori, un tema ancora molto scottante oggi e che, tristemente per le donne, non si è ancora arrivati ad un equilibrio.

Ma ogni volta che si sente la sua voce in "Over the Rainbow", la speranza di vedere il blu del cielo e i colori sgargianti di Oz diventano più grandi. Il suo retaggio e la sua storia oggi vivono anche in Judy, il biopic su di lei che ha visto Renée Zellweger intrepretarla, un ruolo che le è valso l'Oscar ma che ha portato una Judy veritiera, che nessuno conosceva e che valeva la pena conoscere.

Oggi avrebbe compiuto 103 anni ma il suono della sua voce permane e accompagna gli spettatori oggigiorno sulla strada dorata verso Oz.

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