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Nuova Classe X
11 Giugno 2025 - 19:35
Nel 2011, in X-Men: First Class, ci era stato presentato un personaggio che ha visto i Marvel geek ricercare più affondo la storia fumettistica del personaggio, ossia Sebastian Shaw, interpretato nel film da un Kevin Bacon che aveva convinto il pubblico fin dalla sua prima scena in cui parlava un tedesco impeccabile e che presentava uno dei villain più affascinanti dei fumetti degli X-Men.
Ma molti non sanno la vera storia dietro il personaggio: nato a Pittsburgh da origini modeste, si è affermato come un uomo d'affari brillante e un ingegnere autodidatta, costruendo un vero impero industriale. Dietro la sua facciata elegante e rispettabile si cela però una mente spietata e manipolatrice. Shaw è un uomo profondamente ambizioso, che crede nella legge del più forte e considera il potere un diritto naturale per chi ha la forza — e l’intelligenza — di conquistarlo.
Il suo potere mutante è tanto affascinante quanto simbolico: Shaw è in grado di assorbire energia cinetica — colpi, esplosioni, impatti — e convertirla in forza fisica. È una metafora vivente della resilienza e dell’ambizione cieca: più lo colpisci, più diventa forte. Resiste agli attacchi e si nutre della violenza altrui per crescere in potere. È l’incarnazione del concetto per cui le avversità non lo distruggono, ma lo rafforzano.
Ecco cinque potenziali volti che riporterebbero in vita tale forza cinetica:
Con il suo sguardo tagliente e l’eleganza innata, Luke Evans sarebbe un Sebastian Shaw naturalmente aristocratico, ma pronto a esplodere in violenza controllata. Dopo aver interpretato personaggi ambigui come Gaston (La Bella e la Bestia) e Vlad (Dracula Untold), ha dimostrato di saper bilanciare fascino oscuro e brutalità. Perfetto per un villain che si nutre di energia e potere.
Stevens, già acclamato in Legion (una serie legata agli X-Men), possiede quel mix letale di intelligenza brillante e sguardo enigmatico. Può sembrare affabile e ragionevole — finché non decide di distruggerti. La sua esperienza nei ruoli più psicologici lo renderebbe un Sebastian Shaw raffinato e contorto, moderno e credibile.
Volto intenso e ipnotico, Bentley (American Beauty, Yellowstone) sa incarnare l’ambiguità morale. La sua capacità di trasmettere tormento interiore con un semplice sguardo potrebbe portare sullo schermo un Shaw quasi tragico, un villain non solo arrogante, ma anche profondamente convinto della sua missione. E fisicamente è una scelta sorprendentemente azzeccata.
Conosciuto per il ruolo di Ragnar in Vikings, Fimmel porta una fisicità magnetica e imprevedibile. Il suo Shaw sarebbe più barbarico sotto la superficie, un predatore mascherato da uomo d’affari. Se i Marvel Studios decidessero di dare al personaggio un’energia più selvaggia e viscerale, Fimmel sarebbe una scelta audace ma perfettamente plausibile.
L’attore di Fallout e The White Lotus ha un talento straordinario per incarnare figure moralmente ambigue e seducenti nella loro crudeltà. Goggins ha quella lucida follia, quell’intelligenza acuta e quel tono inquietante che farebbero di lui uno Shaw carismatico e disturbante. Il suo volto — in grado di passare dalla gentilezza alla minaccia in un attimo — è perfetto per un villain che si nutre dell’energia altrui, metaforicamente e letteralmente.
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