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18 Giugno 2025 - 18:50
Immagine di repertorio
L'apicoltura rappresenta un settore fondamentale non solo dal punto di vista economico, ma anche per l'equilibrio dell'ecosistema. La Regione Piemonte, consapevole di tale rilevanza, ha deliberato un investimento di quasi 2 milioni di euro per sostenere gli apicoltori e la produzione di miele. Questo stanziamento, annunciato dall'Assessorato all'Agricoltura, costituisce un traguardo importante nel percorso di consolidamento di un comparto che si conferma essere tra i più significativi a livello nazionale.
Secondo i dati del 2024 dell'Anagrafe Apistica Nazionale, il Piemonte si posiziona al primo posto in Italia per numero di alveari, con circa 215.000 unità censite, pari al 12,5% del totale nazionale. Inoltre, la regione vanta 7.156 apicoltori registrati, confermandosi come il principale produttore di miele in Italia con 3.215 tonnellate prodotte nel 2024 su un totale nazionale di 21.850. Questi numeri non solo evidenziano la rilevanza del settore, ma sottolineano anche il ruolo chiave del Piemonte nella promozione della biodiversità e nella valorizzazione di territori spesso marginali.
L'investimento di 1,9 milioni di euro proviene per il 70% da fondi europei FEAGA e per il 30% da risorse nazionali. L'assessore Paolo Bongioanni ha sottolineato come l'apicoltura rappresenti un'attività produttiva di eccezionale qualità, che merita di essere promossa sia in Italia che all'estero.
Un aspetto innovativo del bando 2025 è l'introduzione di un contributo di 150.000 euro destinato all'alimentazione di soccorso. Questa misura mira a sostenere gli apicoltori durante i periodi critici, quando le condizioni meteorologiche sfavorevoli riducono drasticamente le fioriture disponibili, mettendo a rischio la sopravvivenza delle colonie.
In Piemonte, il 37% degli apicoltori opera a livello professionale, mentre il restante 63% è costituito da soggetti amatoriali. Le province di Torino e Cuneo ospitano la maggior parte degli apicoltori, rispettivamente il 35% e il 26,5% del totale. La gestione degli apiari vede una netta prevalenza della tipologia nomade rispetto a quella stanziale, una scelta che permette di seguire le fioriture e ottimizzare la produzione di miele.
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