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PAGAMENTI & VACANZE

Estate, viaggi e brutte sorprese: usare la carta fuori dall’Europa costa sempre di più

Dalla scelta della carta al cambio valuta: tutto ciò che è utile sapere per evitare spese eccessive nei viaggi fuori dall’UE

Estate, viaggi e brutte sorprese: usare la carta fuori dall’Europa costa sempre di più

Spiagge lontane, avventure oltreconfine, libertà di spendere senza contanti: tutto perfetto, almeno fino al ritorno… quando arriva l’amara sorpresa del conto. Sempre più viaggiatori scoprono solo dopo le ferie che ogni pagamento con carta fuori dall’Europa è costato più del previsto. Una stangata silenziosa, fatta di commissioni, tassi di cambio e costi nascosti che rischiano di erodere il budget vacanze. Ma cosa c’è davvero dietro questo salasso e come possiamo evitarlo?

Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio di Segugio.it, che ha analizzato 54 carte emesse da 23 istituti bancari, le spese per le transazioni effettuate all’estero – specialmente nei Paesi extra UE – stanno crescendo sensibilmente. Una tendenza che rischia di trasformare ogni pagamento in un piccolo salasso.

I numeri parlano chiaro: nei casi più estremi, le commissioni possono arrivare a pesare fino al 4% sull’importo speso. In media, ogni mille euro spesi fuori dall’Unione Europea costano circa 17,50 euro in commissioni. E se questa voce passa spesso inosservata, diventa invece molto concreta quando si moltiplica per più operazioni, soprattutto durante soggiorni lunghi o in Paesi dove i pagamenti elettronici sono la norma.

Gran parte del rincaro dipende dal tasso di cambio applicato dalla banca emittente della carta: ogni volta che si paga in valuta estera, l’importo viene convertito in euro con una commissione calcolata in percentuale. Le carte prepagate risultano le più convenienti, con una media dell’1,70%. Seguono le carte di debito (1,74%) e infine quelle di credito (1,79%). Differenze che sembrano minime ma che, sul totale delle spese, possono incidere più di quanto si pensi.

Anche prelevare denaro in contanti all’estero può riservare sorprese. In molti Paesi, soprattutto fuori dall’Europa, il prelievo è ancora la norma, ma le commissioni possono arrivare fino al 4%. E dato che le tariffe cambiano a seconda del Paese, è difficile sapere in anticipo quanto si spenderà davvero.

Il consiglio per i viaggiatori è semplice ma essenziale: leggere con attenzione le condizioni della propria carta prima della partenza. Confrontare le offerte disponibili può aiutare a trovare soluzioni più vantaggiose, come le carte prepagate internazionali, che offrono commissioni più basse e spesso fisse. Un vantaggio non da poco per chi vuole tenere sotto controllo le spese e godersi il viaggio senza pensieri. Insomma, la vacanza ideale inizia già prima di partire: non solo con la scelta della meta, ma anche con quella della carta giusta da mettere in valigia.

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