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Olio d’oliva, boom per Certified Origins: nel 2024 superati i 442 milioni di euro

Nuovo impianto negli USA da 42 milioni: “Un ponte tra il Mediterraneo e la grande distribuzione americana”

Olio d’oliva, boom per Certified Origins: nel 2024 superati i 442 milioni di euro

Immagine di repertorio

Certified Origins chiude il 2024 con un risultato record: oltre 442 milioni di euro di fatturato consolidato. È il miglior traguardo mai raggiunto dal gruppo con sede a Grosseto, attivo nella distribuzione internazionale di olio extravergine d’oliva e conserve. Circa il 68% del volume d’affari, pari a 300 milioni di euro, deriva da produzioni italiane destinate ai mercati esteri.

Per sostenere questa crescita, l’azienda ha puntato su due investimenti strategici. In Italia, l’ampliamento della sede di Braccagni, in provincia di Grosseto, proseguirà fino a ottobre 2025 con l’obiettivo di rafforzare la presenza in Europa e Asia. “Siamo una realtà solida, costruita con passione e spirito di squadra”, ha dichiarato Daniele Barbini, direttore di Certified Origins Italia.

Negli Stati Uniti, il gruppo ha appena inaugurato a Newport News (Virginia) un nuovo impianto di imbottigliamento da 42 milioni di dollari. La struttura, pensata per il mercato nordamericano, potrà confezionare diversi formati di olio extravergine e di oliva, importati dal Mediterraneo, e sarà dotata di un laboratorio per il controllo qualità secondo le norme USA. “Ogni giorno qui è un’opportunità: vogliamo diventare il ponte tra la cultura alimentare mediterranea e le principali catene retail americane”, ha affermato Nacho Nuez, direttore di Certified Origins USA.

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