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Royal Families
24 Giugno 2025 - 08:45
Non è facile essere una principessa nel 2025. Non basta nascere nei palazzi, imparare il protocollo e studiare nelle migliori università del mondo. Bisogna anche fare i conti con la vita sotto i riflettori, i social media che amplificano ogni gesto e un futuro già scritto da secoli. In questo contesto, anche una semplice chat su WhatsApp può diventare un’ancora di salvezza.
È quello che hanno scoperto alcune giovani eredi al trono d’Europa: Caterina Amalia dei Paesi Bassi, Elisabetta del Belgio e Ingrid Alexandra di Norvegia. Tre ventenni cresciute a corte, sì, ma anche tre ragazze alle prese con tutto ciò che comporta essere adulte oggi. Per loro, la messaggistica istantanea è diventata molto più di un passatempo: è un filo diretto, quotidiano, con le uniche persone al mondo che possano davvero comprenderle.
Secondo alcune indiscrezioni, le tre avrebbero dato vita a un gruppo privato su WhatsApp, uno spazio tutto loro dove confrontarsi sulle pressioni del ruolo, confidarsi su temi personali e affrontare questioni universali: amicizie sincere, vita sentimentale, gestione della privacy, aspettative pubbliche. Questioni che per loro, a differenza dei coetanei, sono complicate da un cognome ingombrante e da una corona all’orizzonte.
A confermare il legame tra le principesse è il giornalista Wim Dehandschutter, che ha parlato con The Australian Women’s Weekly di un’amicizia autentica tra le tre, definendole “migliori amiche dal sangue blu”.
La stessa Caterina Amalia, principessa d’Orange, ha raccontato quanto il gruppo sia importante per lei: «Restiamo in contatto perché condividiamo una vita davvero unica. Tra noi non servono spiegazioni, ci capiamo al volo».
In alcune conversazioni, pare che sia presente anche la principessa Leonor di Spagna, 19 anni, sebbene non sia chiaro se sia ufficialmente parte del gruppo. La madre, la regina Letizia, è nota per la sua attenzione all’educazione e alla sicurezza digitale delle figlie, e questo potrebbe limitarne la partecipazione.
Ciò che emerge, comunque, è un ritratto intimo di ragazze reali che cercano normalità in un mondo straordinario. Ragazze che si interrogano su chi voglia loro bene per ciò che sono, non per il titolo che portano. Che si raccontano piccoli dubbi e grandi sogni. Che si supportano a vicenda, mentre si preparano a diventare sovrane.
Caterina Amalia, oggi ventunenne, ha affrontato non solo gli studi ma anche minacce alla sua sicurezza, che l’hanno costretta a lasciare Amsterdam per trasferirsi a Madrid. Di recente ha tenuto il suo primo discorso pubblico da sola, durante la cerimonia di battesimo della nave Den Helder. «È stato emozionante», ha detto ai genitori.
Elisabetta del Belgio, 22 anni, dopo Oxford ha intrapreso un master ad Harvard, sempre fedele a uno stile sobrio e riservato che la rende una figura rassicurante agli occhi del suo paese.
Anche Ingrid Alexandra, 21 anni, figlia del principe ereditario Haakon di Norvegia, ha deciso di ampliare i suoi orizzonti: dopo un anno e mezzo di servizio militare, volerà in Australia per studiare a Sydney. Una scelta che l’allontanerà per un po’ dalla scena reale, suscitando qualche dibattito in patria.
Quanto a Leonor, l’erede al trono spagnolo si sta facendo strada tra cerimonie ufficiali e anni di formazione militare. Mentre il mondo osserva ogni suo passo, lei sta costruendo il suo profilo da futura regina, con calma e disciplina.
Certo, nessuno di noi potrà mai entrare in quella chat esclusiva – almeno ufficialmente. Ma è bello pensare che, dietro ai titoli e ai saluti istituzionali, esistano legami autentici, sorrisi digitali e cuori blu che si mandano messaggi vocali alle due del mattino. Come ogni gruppo di amiche che si rispetti.
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