Cerca

Animali

Il pangolino, mammifero più trafficato al mondo, cerca protezione negli Stati Uniti

Tra traffico illegale, rischi sanitari e connessioni con il narcotraffico, Washington valuta l’estensione della tutela per tutte le specie

Il pangolino, mammifero più trafficato al mondo, cerca protezione negli Stati Uniti

È un animale timido, notturno, eppure coinvolto in una delle reti criminali più vaste del pianeta. Il pangolino — il solo mammifero al mondo interamente ricoperto di squame — rischia seriamente l’estinzione, e ora gli Stati Uniti stanno valutando di rafforzarne la protezione.

Originario di Asia e Africa, il pangolino è fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi: si nutre di migliaia di formiche e termiti ogni notte, tenendo sotto controllo la proliferazione degli insetti e contribuendo alla salute delle foreste. Ma questa innocua abitudine non basta a proteggerlo dai predatori peggiori: gli esseri umani.

Quando si sente minacciato, il pangolino si arrotola su sé stesso in una palla compatta. Una difesa efficace contro i felini, del tutto inutile contro i bracconieri. Le sue squame, infatti, sono richieste nel mercato nero per presunte — ma scientificamente infondate — proprietà curative.

Nonostante una messa al bando internazionale del commercio di pangolini in vigore dal 2016, il traffico non si è mai fermato. Secondo l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), è tuttora il mammifero più contrabbandato al mondo. A confermarlo sono anche i numeri: nel solo mese di aprile, in Nigeria sono state sequestrate quasi quattro tonnellate di squame — equivalenti a circa 2.000 esemplari uccisi.

Negli Stati Uniti, tra il 2016 e il 2020, le dogane hanno bloccato 76 spedizioni contenenti parti di pangolino. Nonostante ciò, solo una delle otto specie conosciute, quella di Temminck, è oggi formalmente protetta sul suolo americano.

Per invertire la rotta, il Fish and Wildlife Service ha proposto di estendere la protezione legale a tutte le specie di pangolino, inserendole nell’Endangered Species Act (ESA), la legge federale per la tutela della fauna minacciata. Se approvata, la norma vieterà l’importazione e il commercio di questi animali, salvo eccezioni scientifiche o di conservazione, e aprirà la strada a maggiori fondi per la loro salvaguardia.

Secondo Danielle Kessler, direttrice dell’International Fund for Animal Welfare, «questa decisione potrebbe rappresentare una svolta concreta nella lotta contro il traffico di fauna selvatica».

Il commercio illegale di animali è strettamente legato ad altri traffici criminali. Diverse inchieste hanno messo in luce la connessione tra le rotte del pangolino e quelle della droga: le stesse organizzazioni che contrabbandano squame animali movimentano anche oppiacei come il fentanile, una sostanza sintetica così potente da essere letale in dosi minime.

La coincidenza non è trascurabile: anche l’amministrazione Trump, notoriamente poco sensibile alle questioni ambientali, potrebbe sostenere la proposta proprio per contrastare il narcotraffico.

Nel pieno della pandemia, il pangolino era finito sotto i riflettori come possibile “ospite intermedio” del virus SARS-CoV-2. Oggi torna a far parlare di sé per ragioni diverse, ma non meno urgenti: la sua sopravvivenza si intreccia con le grandi sfide del nostro tempo — tutela della biodiversità, traffici globali e salute pubblica.

Eppure, il pangolino non ha voce. Quando si sente minacciato, emette solo sibili, soffi e brontolii. Forse è arrivato il momento di ascoltarli davvero.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.