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Ora anche gli uomini vanno dallo psicologo: il cambiamento che segna la fine del tabù

Da percorsi terapeutici a leggi per garantire il diritto alla salute mentale, il benessere psicologico è diventato una priorità anche per gli uomini

Ora anche gli uomini vanno dallo psicologo: il cambiamento che segna la fine del tabù

Immagine di repertorio

Dal 25 luglio sarà possibile fare richiesta per il bonus psicologo 2025, che permette di ottenere fino a 1.500 euro per intraprendere o proseguire un percorso psicoterapico. Ma, come ogni anno, le richieste saranno di gran lunga superiori ai fondi disponibili, con circa 400.000 domande per soli 6.000 posti. Nonostante questo, mai come oggi il tema del benessere psicologico è al centro del dibattito, anche tra gli uomini.

In passato, la terapia psicologica era vista come un tabù, soprattutto per gli uomini, ma oggi la consapevolezza che ansia, stress e difficoltà relazionali non risparmiano nessuno ha spinto molti a intraprendere percorsi terapeutici. Secondo i dati più recenti, la domanda di supporto psicologico è in costante crescita, alimentata dalle incertezze post-pandemia, dalle difficoltà economiche e dalle sfide lavorative. In questo contesto nasce Diritto a Stare Bene, una proposta di legge che punta a garantire l’accesso universale ai servizi psicologici, con un finanziamento di 215 milioni di euro, eliminando il sistema del “click day” e le lunghe liste d’attesa. La salute mentale non dovrebbe essere un privilegio per pochi, ma un diritto per tutti.

Elisabetta Camussi, professoressa di psicologia sociale all’Università di Milano Bicocca, sottolinea in un'intervista a GQ che la pandemia ha fatto emergere nuovi bisogni, spingendo anche molti uomini a cercare supporto psicologico. Nel 2023, il 30% dei richiedenti del bonus psicologo erano uomini adulti, con una crescente partecipazione di adolescenti maschi. Questo segna un’apertura alla cura di sé che prima era meno visibile.

Molti uomini affrontano difficoltà legate agli stereotipi di genere, che li spingono a ignorare le loro fragilità per mantenere l’immagine del "breadwinner", l'uomo forte che non può permettersi di esprimere emozioni. Le conseguenze si riflettono sul loro stato mentale e nelle relazioni, creando un malessere che il supporto psicologico può aiutare a superare.

Inoltre, la proposta di legge Diritto a Stare Bene promuove un’educazione alle relazioni e all’affettività, puntando anche a ridurre le disuguaglianze di genere che influenzano il disagio psicologico. Il cambiamento culturale che ne deriva riguarda tutti, uomini compresi, ed è fondamentale per una società più equa e consapevole.

La psicologia pubblica gioca un ruolo cruciale nel rispondere all’aumento di ansia e stress, soprattutto tra i giovani. La prevenzione e l'accesso universale ai servizi psicologici sono essenziali per un benessere collettivo che includa tutti, uomini compresi, come parte di un welfare più inclusivo.

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