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Secondo 250 artisti musicali questa è la canzone migliore di sempre

Secondo la rivista Rolling Stone, è "Respect" di Aretha Franklin

Secondo 250 artisti musicali questa è la canzone migliore di sempre

A febbraio 2024, la rivista Rolling Stone ha portato la sua classifica aggiornata delle canzoni migliori e peggiori di sempre, grazie anche al contributo di 250 artisti arrivando a stilare 500 canzoni con una sola vincitrice. Il suo titolo si addice alla sua reputazione e all'artista che l'ha cantata e che l'ha resa leggendaria. Stiamo parlando di "Respect" di Aretha Franklin. 

Chi era Aretha Franklin 

Nata a Memphis il 25 marzo 1942, Aretha Franklin è stata una delle più grandi voci della musica americana e un’icona della cultura afroamericana. Conosciuta universalmente come "la Regina del Soul", è cresciuta in un ambiente musicale — il padre era un predicatore battista e cantante gospel — e aveva iniziato a cantare da giovanissima nella chiesa del padre, sviluppando uno stile che mescola gospel, soul, R&B e pop. Il successo mondiale arriva nel 1967 con la sua versione di “Respect”, diventata un inno dei diritti civili e femminili.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato oltre 40 album, vinto 18 Grammy Awards e ricevuto innumerevoli riconoscimenti, tra cui la Medaglia Presidenziale della Libertà nel 2005. Ed è stata la prima donna a essere inserita nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987.

Aretha Franklin, oltre ad essere stata una cantante, è stata una voce per la giustizia sociale, una pioniera dell’identità femminile e una leggenda della musica. Il suo impatto culturale e artistico risuona ancora nelle vite delle musiciste di oggi, ispirate dal suo genio, anche dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2018 a causa di un cancro al pancreas.

"Respect" in realtà fu scritta da un altro 

Non tutti sanno questo dettaglio ma la canzone per cui Aretha Franklin è diventata una leggenda non è stata scritta da lei, bensì da Otis Redding e parlava di un uomo che chiedeva rispetto alla propria compagna al suo ritorno a casa. Una canzone che definiremmo oggi "patriarcale". 

Nel 1967, Franklin decise di farne una sua versione dove ribaltava lo spirito maschilista con un’interpretazione femminista e l’aggiunta di versi iconici come “R-E-S-P-E-C-T / Find out what it means to me, Aretha trasformò la canzone in una dichiarazione di forza e autodeterminazione femminile

Un inno che invecchia come il vino e che ancora oggi viene usata dai movimenti femministi. Non a caso è stata scelta come la canzone migliore di sempre. Semplicemente mette tutti d'accordo

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