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Natura
20 Luglio 2025 - 19:56
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Nerium_oleander
Con i suoi fiori rosa, rossi o bianchi e il fogliame lucido, l’oleandro (Nerium oleander) è amatissimo per cortili e terrazzi. Ma dietro tanta bellezza si nasconde un pericolo: è una delle piante più velenose d’Europa.
Tutte le sue parti sono tossiche: fiori, foglie, linfa e rami secchi contengono oleandrina e altri glicosidi cardiaci che possono alterare il battito e causare gravi intossicazioni, anche in piccole dosi. I bambini e gli animali domestici sono i più a rischio: basta mezza foglia secca per avvelenare un cane di piccola taglia.
Anche bruciare i rami può essere pericoloso: i fumi sprigionano sostanze tossiche che irritano le vie respiratorie. Il contatto con la linfa, invece, può causare ustioni chimiche e irritazioni cutanee.
I sintomi compaiono rapidamente: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, seguiti da disturbi cardiaci, tremori, convulsioni e nei casi più gravi coma o arresto cardiaco. Gli stessi effetti possono colpire gli animali, con decorso molto rapido.
Coltivare oleandro è possibile, ma con attenzione: indossare guanti, lavare bene le mani, tenere la pianta lontana da bambini e animali, o scegliere alternative decorative non tossiche.
Ricorda: non esiste un antidoto specifico. In caso di ingestione o sintomi sospetti, chiama subito un medico o un centro antiveleni. La bellezza dell’oleandro non deve far dimenticare che si tratta di una pianta da trattare con estrema cautela.
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