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Curiosità
22 Luglio 2025 - 22:30
Una cena fuori, una riunione di troppo, una “kiss cam” galeotta. A volte basta poco per smascherare ciò che per anni è rimasto nascosto. Oggi più che mai, l’amore sembra arrancare tra vite frenetiche, tentazioni digitali e nuove visioni del legame di coppia. Ma siamo davvero più infedeli di ieri, o semplicemente più esposti?
I numeri parlano chiaro: quasi 3 italiani su 5 hanno tradito almeno una volta nella vita. Un dato che supera di gran lunga la media europea del 34%. In cima alla classifica della scappatella ci sono Lombardia (75%), Campania (74%) e Lazio (72%), con punte record nelle città di Roma (80%), Napoli (78%) e persino Bergamo (76%). Altro che discrezione padana.
Non è questione di età: gli uomini tradiscono soprattutto intorno ai 30, le donne tra i 40 e i 50, spesso con figli. Ma la vera sorpresa è dove accade: il 60% dei tradimenti nasce sul posto di lavoro, non certo sulle app di dating. Tra pause caffè e overtime, la scrivania diventa un nuovo divano delle confidenze.
Eppure, qualcosa non torna. Se da un lato cresce la disillusione, dall’altro la Gen Z continua a credere nell’amore eterno: il 45% dei giovani lo sogna ancora, più dei loro stessi genitori. Ma attenzione, qui il romanticismo non coincide con tradizione. Il matrimonio viene visto come una struttura superata, legata a ruoli rigidi e gerarchie polverose.
Nel frattempo, il concetto di fedeltà evolve. Scambismo, poliamore, relazioni aperte: sono sempre di più le coppie che scelgono di riscrivere le regole. E secondo sociologi e antropologi, il tradimento non è più un tabù, ma una realtà accettata, anche se resta una violazione di vincoli morali, culturali e religiosi.
“La relazionalità nella coppia un tempo era formale, legata alle famiglie”, spiega Alex Fantini, ideatore della piattaforma “Incontri ExtraConiugali”. “Oggi è il sesso a segnare la qualità del rapporto e a ridisegnare i confini del legame”.
In un’Italia che si proclama cattolica, si tradisce più che altrove. E in un’epoca in cui tutto cambia – lavoro, ruoli, relazioni – l’amore non è morto. È solo più complesso. E, forse, più sincero.
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