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Musica
23 Luglio 2025 - 13:00
Oggi, quando le persone pensano agli One Direction, non viene alla mente solo le loro canzoni, i loro concerti, i profumi, ecc. Ma per chi è stato un die-hard fan, ricorda soprattutto i lati oscuri che si celavano dietro alla boyband più famosa del XXI secolo. Si sa che dietro ogni artista e band non ci siano solo rose e fiori, ma la storia dei cinque ragazzi che sono diventati leggende nella pop culture mondiale ha visto una valanga di teorie di cospirazione, boicottaggi interni e cancel culture — e non stiamo solo parlando del distacco di Zayn nel 2015 e della tragica morte di Liam nel 2024.
Ma partiamo prima con una premessa: chi sono (o meglio, erano) gli One Direction?
Per chi vive in una grotta, gli 1D sono stati, dal 2010 al 2015, una delle band più ascoltate e amate al mondo, composta da quattro ragazzi inglesi e uno irlandese (Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik e Niall Horan) che in pochissimo tempo sono passati dall'essere una semplice creazione di Simon Cowell e Nicole Scherzinger alla settima edizione di X Factor UK, alla più grande boyband nel mondo.
Questa è la storia generale, che conoscono quasi tutti, ma per chi non ha vissuto con devozione questa band, non sa che nel dietro le quinte c'erano episodi di cronaca e teorie cospirative che hanno quasi distrutto l'amicizia all'interno del gruppo. Di seguito, ecco alcuni esempi:
Fin dai tempi di X-Factor, i fan avevano notato che due dei membri della band avevano un legame molto più profondo rispetto alla semplice amicizia, ovvero Harry Styles e Louis Tomlinson. Il membro più giovane (Styles) e quello più maturo (Tomlinson) venivano ritratti spesso in fotografie e video in cui avevano atteggiamenti più da coppia che da semplici compagni di band, e da questo è nato quello che è, fino ad oggi, la teoria cospirativa per eccellenza, forse la più grande cospirazione pop culture del secolo: Larry Stylinson.
Il nome è la "ship" che i fan hanno dato alla teoria, secondo cui Styles e Tomlinson sono sempre stati in realtà amanti, fin dai tempi di X-Factor. Su YouTube sono milioni i video su di loro: dalle teorie che uniscono ogni dettaglio, video e foto, agli edit in cui prendevano spezzettoni di video e li univano per creare un po' la loro "love story".
Storia che però, per anni, i due membri interessati hanno negato con fervore, Tomlinson più di Styles, dato che, durante i tempi della band, stava con la modella Eleanor Calder.
Nel settembre del 2013 era scoppiata un'altra teoria secondo cui Styles e Tomlinson, durante il tour in Australia, si fossero addirittura sposati. Questo a seguito di alcuni tweet da parte di famigliari e amici dei due (tra cui Ed Sheeran, al tempo amico molto stretto di Styles) in cui si congratulavano per l'unione. La data precisa sarebbe stata il 28 settembre e, secondo i fan, questo giustificherebbe l’ossessione di Tomlinson per il numero '28', che è diventato parte del suo brand da solista.
Tuttavia, quella che sembrava una fan-fiction romantica si trasformò presto in una vera e propria ossessione globale.
Col tempo, le interazioni tra Louis e Harry diminuirono visibilmente, alimentando le voci secondo cui i manager avessero imposto loro di prendere le distanze per proteggere l’immagine eterosessuale della band.
Molti fan accusarono la label di closeting forzato e di avere un atteggiamento omofobo, impedendo ai due di vivere liberamente o anche solo mostrarsi troppo vicini. Alcuni parlano di video tagliati, interviste manipolate e addirittura di un vero e proprio piano di “danni collaterali”.
In un'intervista del 2017, Louis confermò che quella teoria aveva rovinato il suo rapporto con Harry, segnando di fatto la fine di un legame che, vero o no, era stato un pilastro emotivo per milioni di fan.
Questo hashtag viene alla memoria dei fan che hanno avuto Twitter negli anni 2010: si riferisce alla campagna emersa durante l’Up All Night Tour, in cui, in numerose occasioni, il microfono che Niall usava veniva silenziato.
Alcuni direbbero che è stato un malfunzionamento, e la scusa andava bene per le prime serate, fino a quando i fan e lo stesso musicista non hanno notato il triste pattern.
Ne sono prova i video in cui Niall utilizzava il microfono dei compagni per cantare, dato che il suo non funzionava, ma se ve lo steste chiedendo, no, non è stato per un malfunzionamento, anzi. Gli eventi sono stati un atto deliberato da parte del team di manager che, in teoria, dovevano garantire il loro successo, perché non consideravano Niall "abbastanza commerciale". Nonostante il branding imposto ai cinque e la tinta bionda per farlo differenziare dagli altri, Niall era spesso trattato come il “simpatico di contorno”, non il protagonista.
Il suo tempo sul palco veniva ridotto, le linee vocali tagliate, addirittura nei primi album sia la sua voce che quella di Louis non erano presenti, e nei media era raramente messo in primo piano rispetto agli altri membri.
Il silenziamento del suo microfono durante i concerti non fu solo un dettaglio tecnico, ma per molti fan fu la prova di un boicottaggio sistematico, volto a limitarne la visibilità.
#LetNiallSing non fu solo un grido di protesta, ma un vero e proprio movimento per riconoscere il suo talento e il suo ruolo fondamentale nella band, riconoscimento che arrivò negli ultimi album, dove Horan non solo ha fatto da cantante e chitarrista, ma anche da scrittore delle canzoni, tra cui ‘Act My Age’ con al centro la musica tipica irlandese.
Era una delle amicizie più belle all'interno della band, quella tra Louis Tomlinson e Zayn Malik, che però ha visto degli episodi che l’hanno portata alla momentanea rottura. I due erano inseparabili nei primi anni: risate nei backstage, interviste condivise, tatuaggi simili. I fan li chiamavano “Zouis” e vedevano in loro una complicità rara, quasi fraterna.
Tuttavia, le cose iniziarono a incrinarsi attorno al 2014, quando Zayn cominciò ad allontanarsi dalla band, sia emotivamente che fisicamente, saltando apparizioni e tappe promozionali. Inoltre, sempre nel 2014, un altro fatto che li ha visti protagonisti aveva scandalizzato il fandom, ovvero il video leaked girato durante il tour sudamericano, in cui venivano ripresi mentre fumavano quella che sembrava essere marijuana. Nel filmato, i due ridono e scherzano, consapevoli che le immagini avrebbero potuto scatenare scandalo, tanto da commentare ironicamente “vediamo cosa ne dice la stampa”.
Ma il vero punto di rottura arrivò nel 2015, poco dopo l’uscita di Zayn. Louis pubblicò un tweet ironico rivolto a Naughty Boy, produttore e nuovo collaboratore di Zayn, che venne letto come un attacco diretto all’ex amico. Il tweet scatenò una litigata a colpi di post, segnata dal commento finale di Zayn: "Ricordi quando avevi una vita e smettevi di fare commenti acidi sulla mia?"
Quella fu la rottura definitiva, almeno pubblicamente. Negli anni seguenti, Louis dichiarò di essersi sentito tradito, soprattutto per l’assenza di Zayn in un momento delicatissimo nella sua vita: la morte di sua madre Johannah nel 2016, durante la quale Zayn non si fece vivo nemmeno all'esibizione di Louis a X-Factor, pochi giorni dopo la perdita.
Tuttavia, tutto cambiò nel 2024, quando un’altra morte improvvisa ha sconvolto tutto il mondo: quella di Liam Payne, che colpì profondamente tutti i membri della band, i quali andarono tutti al funerale. Fu proprio in quell’occasione che, secondo fonti vicine agli artisti, Louis e Zayn si parlarono per la prima volta dopo anni di silenzio, condividendo dolore, ricordi e il peso di tutto ciò che avevano vissuto insieme.
Da quel momento, il rapporto ha iniziato lentamente a ricucirsi: mesi dopo, i due vennero avvistati insieme dopo un concerto di Zayn, salire su un’auto, e Louis, nel maggio 2025, aveva ricominciato a seguire Zayn sui social.
Per i fan, è stato un piccolo atto di guarigione, in mezzo a una storia piena di fratture, ma anche di legami che non muoiono del tutto.
Dieci anni prima della sua tragica morte, Liam Payne stava affrontando l’alcolismo, ai tempi ancora non noto al pubblico ma venuto fuori in un’intervista nel podcast di Jay Shetty. Una prefigurazione straziante di quello che sarebbe successo nell’ottobre 2024 però non fu solo l’intervista, ma una foto, una che tutti i fan ricorderanno per sempre.
Scattata nel gennaio 2014, la foto in questione ritraeva Payne (all’epoca appena 20enne) in equilibrio pericoloso sul cornicione di un edificio di 34 piani, suscitando timori che volesse buttarsi giù. Il cantante aveva postato la foto su Instagram e poi rimosso, scusandosi con i fan e pregandoli di non copiare il suo gesto.
Quel gesto, all’epoca percepito come una semplice bravata o un momento di ribellione giovanile, oggi assume un significato molto più cupo. La foto è diventata un simbolo della lotta interiore di Liam, un primo, silenzioso segnale di quanto fosse difficile per lui affrontare i demoni personali lontano dai riflettori.
Molti fan, ripensando a quell’immagine dopo la sua morte nel 2024, hanno parlato di una prefigurazione dolorosa, un momento in cui Liam stava chiedendo aiuto senza riuscire a farlo apertamente. La pressione della fama durante gli One Direction e il senso di perdita dopo la rottura, uniti alle battaglie personali, sembravano schiacciarlo, e quel gesto sul tetto era l’inequivocabile espressione di un malessere nascosto dietro il suo sorriso pubblico.
Oggi lo conosciamo com’è Harry: è il cantante e musicista che indossa tute dai colori vivaci ai concerti, ha il suo motto #TreatPeopleWithKindness, è un artista che grida al rispetto e alla gentilezza, soprattutto verso le donne, vive in Italia ed esce come se niente fosse... Ma negli anni degli One Direction questo Harry non poteva rivelarsi, non secondo i manager.
Essendo il membro con la voce più riconoscibile e dall’aspetto più attraente, i manager lo avevano scelto come pezzo fondamentale per la riuscita e il successo della band. Come? Con il suo talento e il suo carisma? Fosse solo stato questo.
No, la strategia era ben più costruita. Harry fu trasformato in un vero e proprio “womanizer” mediatico, un rubacuori costantemente associato a modelle, attrici e celebrità. Ogni sua apparizione pubblica veniva letta — o forzata — come una nuova storia d’amore. Taylor Swift, Kendall Jenner, Caroline Flack (la quale aveva 15 anni più di Styles, al tempo 17enne): relazioni vere o costruite a tavolino? Per molti fan, la risposta è chiara.
Secondo numerose teorie e testimonianze indirette, la label aveva deciso di puntare tutto sull’immagine eterosessuale e seduttiva di Harry, per renderlo appetibile a un pubblico di massa e allontanare qualsiasi sospetto sulla sua vera identità o sulle sue vere emozioni. Un’immagine distante anni luce da quella più libera, fluida e autentica che avrebbe mostrato solo anni dopo, da solista.
Col senno di poi, tante interviste e apparizioni dell’epoca appaiono quasi forzate, come se Harry recitasse un ruolo che non sentiva suo, con il sorriso di chi sa che non può permettersi di dire davvero ciò che pensa.
E questo, forse, è stato il prezzo più alto del successo: rinunciare per anni a essere sé stesso.
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