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Un parassita lungo pochi millimetri può rovinarti l’estate

Le zecche sembrano innocue ma possono causare encefaliti e infezioni croniche: ecco come prevenirne la puntura

Un parassita lungo pochi millimetri può rovinarti l’estate

Con l’arrivo dell'estate e l’aumento delle temperature, cresce anche la presenza delle zecche, parassiti potenzialmente molto pericolosi per la salute umana e animale. Sempre più segnalazioni arrivano da chi frequenta ambienti naturali, in particolare aree montane o boschive.

Dove si nascondono le zecche?

Le zecche prediligono ambienti freschi e umidi: boschi di latifoglie, sottoboschi ombreggiati, prati incolti, cespugli e zone erbose. Chi ama passeggiare nella natura deve sapere che questi piccoli artropodi si attaccano facilmente alla pelle o ai vestiti quando si entra in contatto con la vegetazione.

Il problema principale non è tanto il fastidio fisico, quanto il rischio di trasmissione di gravi malattie come la malattia di Lyme o la TBE (encefalite da zecche), patologie che possono colpire il sistema nervoso con effetti anche permanenti.

Un clima più caldo, un rischio più alto

Negli ultimi anni, l’aumento delle temperature anche in alta quota ha favorito la diffusione delle zecche, prolungandone la stagione di attività. Ecco perché è sempre più importante adottare misure di prevenzione.

Come prevenire le punture di zecca

  • Resta sui sentieri tracciati: camminare al centro dei percorsi evita il contatto con erba alta e cespugli.

  • Evita di sdraiarti sull’erba, soprattutto in aree a rischio.

  • Vestiti in modo adeguato: indossa scarpe chiuse, pantaloni lunghi e maniche lunghe. Scegli abiti chiari per individuare più facilmente eventuali parassiti.

  • Usa repellenti specifici, disponibili in farmacia. Chiedi consiglio al farmacista, soprattutto per l’uso su bambini.

  • Controlla accuratamente il corpo e i vestiti dopo una gita in natura, concentrandoti su testa, collo, ginocchia e fianchi.

  • Ispeziona anche gli animali domestici, utilizzando antiparassitari adatti.

Cosa fare in caso di puntura

Se trovi una zecca attaccata alla pelle:

  1. Non usare sostanze irritanti come alcool, olio, etere o creme.

  2. Rimuovila con una pinzetta, afferrandola il più vicino possibile alla pelle e tirando con delicatezza, senza schiacciarla.

  3. Se una parte rimane nella pelle (come il rostro), puoi rimuoverla con un ago sterile, come faresti con una scheggia.

  4. Disinfetta accuratamente prima e dopo la rimozione, evitando prodotti che colorano la pelle.

  5. Evita il contatto diretto con la zecca, usa guanti e lava bene le mani dopo la procedura.

Una volta rimossa, può restare un piccolo gonfiore rosso che si trasformerà in crosticina.

Dopo la rimozione: attenzione ai sintomi

Per le 3–4 settimane successive, osserva eventuali segnali anomali:

  • febbre

  • stanchezza

  • dolori muscolari o articolari

  • eruzioni cutanee

  • linfonodi ingrossati

  • sintomi influenzali

In caso di sintomi sospetti, contatta subito il medico. Annota data e luogo della puntura e, se possibile, conserva la zecca in un contenitore per facilitarne l’identificazione.

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