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Il lutto

Hollywood in abito su misura: Giorgio Armani, lo stilista che ha vestito i sogni del cinema

Dagli blazer iconici di Richard Gere in American Gigolò agli abiti da sposa di Penélope Cruz

Hollywood in abito su misura: Giorgio Armani, lo stilista che ha vestito i sogni del cinema

Quando il cinema incontra l’eleganza, il risultato porta una firma sola: Giorgio Armani. Nel 1980, con American Gigolò, lo stilista italiano entra nella leggenda di Hollywood. Il guardaroba di Richard Gere – blazer destrutturati, camicie morbide, palette sobrie – non definisce solo un look, ma diventa immediatamente un’icona maschile degli anni ’80, consacrando Armani come sinonimo di stile globale.

Da allora, il legame tra Armani e il cinema non si è mai spezzato. Nel 2008, Christian Bale veste i panni di Bruce Wayne ne Il cavaliere oscuro: Armani disegna completi su misura che raccontano la doppia identità dell’eroe e del miliardario, linee rigorose che fondono potere e raffinatezza, trasformando Gotham in passerella.

Negli anni ’80 e ’90, Armani collabora con grandi registi e attori: da Phenomena di Dario Argento a Gli intoccabili di Brian De Palma, passando per Il tè nel deserto di Bernardo Bertolucci e Ransom – Il riscatto con Mel Gibson. Un filo rosso di eleganza che attraversa decenni, senza mai tradire lo stile minimal e sofisticato che ha fatto la fortuna dello stilista.

Il nuovo millennio porta Armani tra le star più contemporanee: Michael Fassbender e Penélope Cruz in The Counselor, Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street, Jessica Chastain in 1981: Indagine a New York. In ogni ruolo, Armani sa trasformare l’eccesso in eleganza, la scenografia in outfit memorabili.

Ma l’influenza di Armani va oltre il set. Attrici come Nicole Kidman, Katie Holmes e Penélope Cruz scelgono lui per il giorno più importante della loro vita, affidandogli gli abiti da sposa, confermando che il legame tra Armani e le dive non è mai stato solo cinematografico.

Nel 1999, Armani porta il suo amore per il cinema anche dietro la macchina da presa, producendo il documentario Il mio viaggio in Italia di Martin Scorsese, un omaggio al grande cinema italiano del dopoguerra, prova ulteriore della sua devozione alle storie raccontate sullo schermo.

Giorgio Armani non ha vestito solo corpi: ha vestito personaggi, sogni e epoche. Hollywood lo chiama “il suo stilista”, ma la sua eleganza parla una lingua universale.

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