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Curiosità
13 Settembre 2025 - 09:15
Nel mondo del caffè, poche espressioni evocano passione e cura come “caffè specialty”. Non si tratta solo di un’etichetta: è la promessa di un’esperienza unica, dove ogni tazza racconta la storia di microclimi selezionati, chicchi attentamente scelti e una filiera seguita con meticolosità artigianale.
Il caffè specialty nasce da un impegno costante verso la qualità, dalla coltivazione alla tostatura, fino alla preparazione finale. Ogni fase è guidata da criteri rigorosi, tracciabilità completa e pratiche sostenibili, trasformando ogni sorso in un viaggio sensoriale indimenticabile.
Il concetto di specialty coffee prende forma negli anni ‘70 grazie a Erna Knutsen, pioniera del settore. In quell’epoca, Knutsen evidenziava l’importanza dei microlotti: chicchi selezionati con cura in microclimi particolari, capaci di offrire profili di aroma unici e una qualità superiore.
Da allora, lo specialty coffee ha evoluto la sua identità, affermandosi come simbolo di trasparenza, eccellenza e artigianalità. Fondamentale in questo percorso è stata la nascita della Specialty Coffee Association of America (SCAA) e della Specialty Coffee Association of Europe (SCAE), oggi unite sotto la Specialty Coffee Association (SCA). Queste organizzazioni stabiliscono gli standard di qualità per il caffè specialty, definendo protocolli di valutazione, formazione professionale e certificazioni per torrefattori e degustatori.
Non tutti i caffè sono uguali. Per essere definito specialty, un caffè deve ottenere almeno 80 punti su 100, secondo i protocolli della SCA. La valutazione considera:
Aroma e sapore;
Acidità e corpo;
Uniformità e assenza di difetti.
I Q Graders, professionisti certificati dalla SCA, garantiscono che solo i caffè che rispettano questi standard raggiungano la tazza del consumatore, offrendo un’esperienza davvero eccezionale.
Ogni caffè specialty riflette il terroir in cui cresce: il suolo, il clima e l’altitudine incidono direttamente sul profilo aromatico. Dall’Etiopia con note fruttate e floreali, alla Colombia con la sua dolcezza e acidità bilanciata, ogni regione racconta una storia unica.
La tostatura è un’arte:
Chiara: esalta acidità, note fruttate e floreali;
Media: equilibrio tra dolcezza e corpo, con accenti di caramello e nocciola;
Scura: corpo intenso, aromi di cioccolato fondente e frutta secca, ideale per espresso.
Scegliere il giusto livello di tostatura significa valorizzare al massimo le caratteristiche di ogni chicco.
Preparare un caffè specialty non è un gesto banale: è un rituale.
La pressa francese regala estrazioni ricche e corpose;
Il pour-over mette in risalto ogni sfumatura aromatica;
L’espresso offre intensità e crema perfetta.
Sperimentare metodi diversi, macinatura e rapporto acqua/caffè permette di personalizzare la propria esperienza, trasformando ogni tazza in un piccolo capolavoro sensoriale.
Dietro ogni chicco di caffè specialty c’è un impegno concreto verso pratiche etiche e sostenibili. Dalla coltivazione biologica alla riduzione dell’impronta ecologica, i produttori ricevono una remunerazione equa, mentre i consumatori partecipano a un modello di consumo responsabile e consapevole.
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