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Spotify rivoluziona il piano gratuito: addio shuffle obbligatorio su mobile

Gli utenti senza abbonamento possono riprodurre singoli brani, con limiti sull’ascolto on-demand e sulla gestione della coda

Spotify rivoluziona il piano gratuito: addio shuffle obbligatorio su mobile

Foto di repertorio

Spotify ha introdotto dal 15 settembre il più importante aggiornamento al suo piano gratuito degli ultimi anni. Gli utenti che ascoltano da mobile potranno selezionare e riprodurre specifici brani da qualsiasi album o playlist, superando così il vincolo dello shuffle forzato.

La novità, tuttavia, non elimina del tutto le differenze con il Premium. La possibilità di gestire la coda dei brani resta esclusiva degli abbonati e l’ascolto on-demand sarà disponibile solo per un periodo limitato.

Debuttano anche due nuove funzioni: Search & Play, che consente di cercare e ascoltare subito un singolo brano, e Share & Play, che permette di aprire senza restrizioni i link condivisi tramite social o messaggi.

La decisione nasce dall’esigenza di rispondere ai più giovani, che consideravano il modello free meno efficiente rispetto alle esperienze offerte da piattaforme come TikTok o YouTube, con il rischio di un progressivo disimpegno.

L’operazione ha una chiara valenza strategica. Da un lato, rafforzare la fidelizzazione degli utenti e stimolare il passaggio a Premium – considerando che il 60% degli abbonati proviene proprio dal piano gratuito. Dall’altro, aumentare le opportunità pubblicitarie: più tempo trascorso in app e un’interazione più diretta con i contenuti garantiscono agli inserzionisti spazi più appetibili.

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