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Crisi delle app di dating: Bumble taglia il 30% del personale e la Gen Z dice addio a Tinder

I giovani abbandonano le app per incontri reali, mettendo in difficoltà piattaforme che un tempo dominavano il mercato

Crisi delle app di dating: Bumble taglia il 30% del personale e la Gen Z dice addio a Tinder

Il mondo delle app di dating sta attraversando un momento complesso, segnato da cali di fatturato e licenziamenti. Le cause? Cambiamenti nelle abitudini dei giovani e strategie aziendali che sembrano non incontrare più i gusti della nuova generazione.

Bumble riduce il personale del 30%

Bumble, la popolare app lanciata nel 2014, ha annunciato il licenziamento di 240 dipendenti, pari a circa il 30% della sua forza lavoro globale. L’azienda punta a risparmiare circa 40 milioni di dollari nel corso del 2025, riallineando la propria struttura interna alle priorità strategiche. Whitney Wolfe Herd, CEO e fondatrice, ha spiegato in una nota interna che sia Bumble sia l’intero settore si trovano «in una fase di svolta».

Il valore di mercato della piattaforma è diminuito di circa 12 miliardi di dollari, e nel primo trimestre del 2024 il fatturato ha registrato un calo dell’8%, riflettendo probabilmente un cambiamento nelle modalità di socializzazione dei più giovani.

Anche Tinder e Hinge in calo

Bumble non è un caso isolato. Match Group, proprietaria di Tinder e Hinge, ha visto il suo valore di mercato ridursi di oltre 40 miliardi di dollari rispetto al picco del 2021. Tinder, lanciata nel 2012, ha rivoluzionato il mondo degli incontri digitali, ma il boom degli utenti registrato durante la pandemia di COVID-19 (66 milioni a marzo 2020) ha iniziato a diminuire negli anni successivi. I download globali sono scesi da 79 milioni nel 2020 a 61 milioni nel 2024, secondo i dati di Sensor Tower rielaborati da Wired.

La Gen Z predilige l’incontro dal vivo

Secondo osservazioni del New York Times, i giovani nati dopo il 1997 sembrano preferire esperienze di socializzazione reali rispetto a quelle digitali. Eventi di speed dating, viaggi di gruppo e attività collettive stanno sostituendo le app come principale strumento per conoscere nuove persone. Anche se più impegnativo, incontrarsi di persona permette di instaurare relazioni percepite come più genuine e meno influenzate dall’aspetto estetico o dai meccanismi delle piattaforme digitali.

Il modello di business delle app sotto accusa

Un ulteriore fattore alla base della crisi del settore è il modello economico delle app di incontri, sempre più incentrato sugli abbonamenti premium. Molti servizi gratuiti offrono funzionalità limitate, mentre gli utenti paganti ottengono maggiore visibilità e privilegi. Questa strategia, pur volta a sostenere le aziende in un mercato competitivo, potrebbe aver spinto la nuova generazione a cercare alternative più autentiche, allontanandosi dai sistemi esclusivi basati sul pagamento.

In sintesi, il panorama del dating online sembra essere giunto a una fase di trasformazione: le piattaforme digitali restano uno strumento importante, ma la tendenza della Gen Z indica un ritorno all’interazione faccia a faccia, tra sfide e opportunità per costruire legami più concreti.

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