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Anniversari

Italo Calvino a 40 anni dalla scomparsa: il maestro della narrativa italiana

Dai racconti fantastici alle lezioni americane, ecco perché le sue opere parlano ancora al presente

Italo Calvino a 40 anni dalla scomparsa: il maestro della narrativa italiana

Il 19 settembre 1985 Siena perdeva uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento, Italo Calvino. Quarant’anni dopo, la sua voce continua a risuonare, capace di affascinare lettori di ogni età. I suoi testi, studiati nelle scuole e nelle università, restano punti di riferimento imprescindibili della letteratura contemporanea.

Nato il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas, vicino L’Avana, da genitori liguri impegnati in ambito scientifico, Calvino cresce tra Sanremo e l’influenza culturale dei genitori. La partecipazione alla Resistenza, nelle file della Brigata Garibaldi, segna profondamente la sua formazione e ispira il suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), dove la guerra è vista attraverso gli occhi di un bambino.

Le opere più significative

Dall’esordio fino agli ultimi lavori, Calvino sperimenta continuamente nuove forme narrative. Dai racconti fantascientifici e ironici de Le cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967), alle allegorie de I nostri antenati e delle Città invisibili (1972), la sua scrittura unisce intelligenza e leggerezza poetica. L’ultimo lavoro, Lezioni americane (postumo, 1988), rimane un vero e proprio manifesto letterario, con i principi di leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità, originariamente pensati per un ciclo di conferenze ad Harvard, che Calvino non riuscì mai a tenere.

Calvino non è solo autore di opere memorabili, ma simbolo di una letteratura aperta, capace di dialogare con il mondo e di spingere i lettori a nuove esplorazioni. Anche oggi, a quattro decenni dalla sua scomparsa, i suoi libri continuano a essere tradotti, letti e studiati, dimostrando come la sua voce mantenga un’incredibile capacità di parlare al presente.

Curiosità sulla vita dello scrittore

  • Il nome Italo fu scelto per affermare l’identità italiana della famiglia all’estero.

  • La sua giovinezza fu segnata dalla passione per fumetti americani come Flash Gordon e Topolino, e dal cinema comico di Chaplin, influenze che si ritrovano nel suo stile fantastico e giocoso.

  • Pur rimanendo indipendente dagli sperimentalismi del Gruppo 63, Calvino visse a lungo a Parigi, dove frequentò intellettuali come Queneau e Perec, rafforzando la sua visione cosmopolita della letteratura.

Quarant’anni dopo la sua scomparsa, Italo Calvino resta un autore capace di affascinare, ispirare e guidare lettori e scrittori nel percorso della narrativa moderna e contemporanea.

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