l'editoriale
Cerca
LA TRUFFA
28 Settembre 2025 - 14:00
Arriva un messaggio, poche righe scritte bene e un invito a partecipare a un sondaggio o a un concorso online. Nulla che sembri sospetto. E invece è l’ennesima trappola che gira su WhatsApp, capace di far sparire in pochi secondi il controllo del proprio account.
La dinamica è semplice: all’utente viene chiesto di inserire il numero di telefono per aderire all’iniziativa. Poi arriva un codice a sei cifre. Viene spacciato per una verifica, ma in realtà serve ai criminali per collegarsi alla versione web di WhatsApp e prendersi l’account. Una volta dentro, possono leggere le conversazioni, accedere ai dati personali e usare il profilo per ingannare altre persone.Gli esperti di Kaspersky lo definiscono un attacco subdolo, perché sfrutta la fiducia. Nessun link da cliccare, nessun file da scaricare: solo un codice, che sembra innocuo e invece apre la porta a chi vuole rubare identità e contatti.
Le conseguenze sono serie. Oltre a perdere l’account, la vittima si trova con i propri amici e parenti esposti a nuove truffe. I criminali usano i profili rubati per chiedere denaro, diffondere altri messaggi ingannevoli o ottenere nuove informazioni riservate. Un effetto a catena che può andare avanti per giorni.
Non è un caso isolato. WhatsApp è da tempo nel mirino di chi vive di frodi online. Nei mesi scorsi erano circolati i finti coupon di supermercati famosi, i messaggi sulle spedizioni mai ordinate, i falsi avvisi di sicurezza con link pericolosi. Tutti tentativi di phishing con lo stesso obiettivo: rubare dati e soldi.
Difendersi è possibile. Basta qualche accortezza. Mai condividere il proprio numero di telefono con sconosciuti. Non fidarsi di concorsi improvvisi o promesse di premi facili. Ignorare le catene di messaggi che girano nei gruppi. E soprattutto attivare la verifica a due passaggi su WhatsApp, scegliendo un PIN personale. Un passaggio in più che può fare la differenza.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..