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Televisione

X Factor: i bootcamp accendono i riflettori sulla mancanza di pathos

Il nuovo meccanismo punta sull’unanimità dei giudici e sull’X Pass, ma perde tensione narrativa

X Factor: i bootcamp accendono i riflettori sulla mancanza di pathos

Giudici

Dopo le Audizioni, “X Factor 2025” entra nella fase dei Bootcamp, in onda ogni giovedì su Sky e NOW. Il format si rinnova con Achille Lauro, Francesco Gabbani, Jake La Furia e Paola Iezzi confermati al tavolo dei giudici. Per accedere alla fase successiva, i concorrenti devono ottenere l’unanimità: quattro “sì” su quattro. In caso di disaccordo, i giudici possono confrontarsi per tentare di ribaltare le decisioni. Novità di questa edizione è anche l’X Pass, un jolly che consente di salvare o assicurarsi un talento particolarmente promettente.

Nonostante l’intento innovativo, il nuovo sistema sembra penalizzare lo spettacolo. Le votazioni simultanee e l’assenza di momenti di confronto guidati riducono la tensione scenica. Viene meno quel crescendo di emozioni che in passato caratterizzava i verdetti.

Il paragone con le edizioni precedenti evidenzia le differenze: la formula delle “sedie” e gli scambi di posti rendevano le scelte più complesse e ricche di suspense, alimentando lo spettacolo e coinvolgendo il pubblico. Ora, con un approccio più ordinato ma meno vibrante, il rischio è di sacrificare l’impatto emotivo a favore della meccanica del gioco.

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