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13 Ottobre 2025 - 23:52
L’autunno è la stagione ideale per chi ama la natura e i sapori autentici. E se per molti significa cercare funghi, per altri l’appuntamento più atteso è quello con la raccolta delle castagne, simbolo del bosco e delle prime giornate fresche.
Prima di tutto, una curiosità: le castagne non sono un frutto secco, ma un achenio racchiuso all’interno del riccio, che di solito ne contiene tre. Nascono dal castagno, un albero imponente di origine mediterranea che cresce tra le colline e i 1200 metri di altitudine.
La raccolta avviene tra settembre e novembre e riguarda solo i frutti caduti naturalmente a terra: sono quelli maturi. È sconsigliato, invece, scuotere i rami con bastoni o altri strumenti, perché si rischia di danneggiare la pianta e far cadere castagne acerbe.
Poiché la caduta dei frutti può durare fino a un mese, l’ideale è tornare ogni pochi giorni nello stesso punto per raccogliere le nuove castagne. Chi le trova ancora nel riccio può aprirlo con una leggera pressione del piede, aiutandosi con un bastoncino e indossando guanti spessi per evitare le spine.
È buona norma raccogliere anche i gusci e i frutti danneggiati: potrebbero essere infestati da parassiti e, se lasciati a terra, favorire la diffusione di malattie. Meglio eliminarli con la raccolta differenziata o bruciarli.
Le castagne vanno conservate in cestini di vimini o sacchi di juta, evitando la plastica che non lascia traspirare. Prima di uscire, è importante informarsi sulle regole locali: in molti Comuni esistono limiti di raccolta (spesso 2 kg al giorno a persona) e non tutti i boschi sono pubblici.
Infine, anche l’abbigliamento è fondamentale: pantaloni lunghi e resistenti, giacca impermeabile, calzettoni e scarpe da trekking per affrontare al meglio il terreno e proteggersi da punture o zecche.
Una volta a casa, arriva il momento della selezione. Per capire quali castagne sono sane, basta immergerle in una bacinella d’acqua: quelle buone rimangono sul fondo, mentre le castagne danneggiate — spesso colpite da insetti o marciume — salgono in superficie.
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