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Bonus mobili, si continua nel 2026: cosa cambia e come richiederlo

La manovra economica conferma la detrazione al 50% per chi acquista mobili o grandi elettrodomestici destinati a case ristrutturate

Bonus mobili, si continua nel 2026: cosa cambia e come richiederlo

Il bonus mobili sarà attivo anche nel 2026. La conferma arriva con la nuova legge di bilancio, che proroga per un altro anno la detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati ad abitazioni oggetto di ristrutturazione. Restano invariati i limiti di spesa e le modalità di accesso al beneficio.

Come funziona l’incentivo

Il bonus mobili permette ai contribuenti che eseguono lavori di ristrutturazione di ottenere una detrazione fiscale pari alla metà delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’immobile interessato dai lavori.
Il tetto massimo di spesa resta fissato a 5.000 euro: di conseguenza, la detrazione massima ottenibile è di 2.500 euro, ripartita in dieci rate annuali di pari importo.
Per usufruirne è fondamentale che gli interventi edilizi siano iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto degli arredi. Ad esempio, chi intende utilizzare il bonus nel 2026 dovrà aver avviato i lavori dopo il 1° gennaio 2025.

Le spese dovranno essere documentate e tracciabili: sono ammessi solo pagamenti elettronici o bonifici. Il beneficio è collegato al cosiddetto bonus ristrutturazioni, che prevede una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per gli altri immobili, entro un limite massimo di 96.000 euro.

Le novità nella manovra 2026

Nel testo della manovra economica 2026, all’articolo 9 dedicato alle “Detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione energetica”, viene esplicitamente confermata la proroga del bonus mobili.
Il provvedimento stabilisce che la detrazione al 50% si applicherà anche alle spese sostenute nel corso del 2026, fino al limite di 5.000 euro, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo degli immobili ristrutturati.

Rispetto agli anni precedenti, non sono previsti aumenti nel tetto di spesa: fino al 2023 il limite era fissato a 8.000 euro, ma l’ultima legge di bilancio lo aveva già ridotto a 5.000, soglia che viene ora confermata.

In attesa della versione definitiva

Il testo della manovra dovrà ora passare all’esame del Parlamento e potrebbe subire modifiche prima dell’approvazione definitiva. Tuttavia, la proroga del bonus mobili appare una delle misure più stabili e confermate nel pacchetto dedicato al settore casa, con l’obiettivo di sostenere la filiera dell’arredo e favorire gli interventi di riqualificazione domestica anche per il prossimo anno.

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