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Il fatto

La Francia prova a rubarci il marchio “Piadina”

Dopo anni di contenzioso, il Consorzio Romagnolo Igp ottiene l’annullamento e tutela il prodotto simbolo della tradizione

La Francia prova a rubarci il marchio “Piadina”

Un lungo contenzioso internazionale si conclude con un risultato importante per la tutela della Piadina romagnola Igp. In Francia, infatti, una società di proprietà svizzera aveva ottenuto la registrazione del marchio “Piadina”, rivendicandone l’uso esclusivo sul territorio. Una situazione che, nel tempo, aveva sollevato dubbi e preoccupazioni sia tra i produttori romagnoli sia tra gli esperti di tutela delle denominazioni d’origine.

Parigi cancella la registrazione: “Piadina” è percepita come nome comune del prodotto

Il Consorzio di tutela ha presentato opposizione, sostenendo che il termine non potesse essere monopolizzato, essendo ormai riconosciuto anche all’estero come indicazione del tipico pane romagnolo. Per dimostrarlo, è stato necessario raccogliere dati di mercato, analisi sui consumi e ricerche sulla percezione del pubblico francese.

Questo lavoro ha convinto l’Institut National de la Propriété Industrielle di Parigi, che ha accolto il ricorso, annullando la registrazione e confermando che il nome “piadina” identifica un prodotto specifico e non un marchio privato. Il presidente del Consorzio, Alfio Biagini, ha espresso soddisfazione sottolineando il valore della decisione.

Una decisione che tutela i consumatori e rafforza la denominazione Igp

Un uso esclusivo del termine da parte della società svizzera avrebbe potuto generare confusione tra i consumatori e interferire con la denominazione geografica protetta. L’annullamento tutela la correttezza del mercato e contrasta ogni possibile abuso in un settore in cui le imitazioni sono sempre più frequenti.

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