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Tendenze culinarie
18 Dicembre 2025 - 23:30
Il Natale si avvicina e, come da tradizione, il panettone torna protagonista delle tavole festive. Accanto al grande classico con uvetta e canditi, l’edizione 2025 vede affermarsi una nuova generazione di panettoni artigianali che sperimentano accostamenti audaci, ingredienti inaspettati e contaminazioni con il mondo della mixology, dell’alta cucina e della panificazione.
Dalle note mediterranee del pomodoro fino ai profumi erbacei del rosmarino, passando per vini, liquori e richiami territoriali, i maestri pasticcieri e chef italiani reinterpretano il dolce simbolo del Natale con creatività e attenzione alla qualità delle materie prime.
Tra le proposte più fuori dagli schemi spicca il PeachMary, firmato da Dario Loison. Questa versione rompe gli schemi stagionali fondendo la dolcezza della pesca con il carattere aromatico del rosmarino. Anche la confezione, ispirata alle illustrazioni botaniche, racconta visivamente l’anima del prodotto.
La storica azienda Toschi Vignola porta per la prima volta l’amarena al centro di un panettone artigianale pensato per un pubblico ampio. L’impasto, soffice e ben alveolato, nasce da una lunga lievitazione con lievito madre quasi centenario e accoglie le celebri amarene candite dell’azienda. Un dolce che unisce tradizione, gusto intenso e riconoscibilità.
Ritorna anche quest’anno il panettone al pomodoro ideato dallo chef Francesco Ferretti per il ristorante Scirocco dell’hotel La Roqqa a Porto Ercole. Il pomodoro candito dialoga con il cioccolato al lampone, richiamando i profumi dell’estate italiana. La lavorazione prevede una lievitazione naturale di 27 ore e ingredienti selezionati.
Dalla collaborazione tra Cocchi e Albertengo nasce il panettone al Vermouth Storico di Torino, che fonde arte dolciaria e cultura dell’aperitivo. Il vermouth entra sia nell’impasto sia nella canditura degli agrumi, accompagnato da zenzero e gocce di cioccolato. La lunga lievitazione naturale di 48 ore restituisce un dolce complesso, pensato per essere degustato con un calice di vermouth ben freddo.
Fèlsina, insieme al laboratorio Opera Waiting, propone un panettone che celebra il Vin Santo del Chianti Classico. L’impasto, arricchito con miele toscano, viene bagnato con il vino ottenuto da uve appassite, regalando al dolce una profondità aromatica unica.
La collaborazione tra CiaccoLab e DryMilano porta alla creazione di un panettone ispirato al cocktail Clear Colada, con burro di cocco, ananas candita, rum dominicano e cioccolato Tanzania. Alla base, una lavorazione con doppio impasto e 48 ore di lievitazione naturale.
Per il Café Ginori dell’Hotel de La Ville a Roma, Fulvio Pierangelini firma un panettone che dialoga con la collezione Oriente Italiano di Ginori 1735, ispirandosi a sapori orientali e tonalità calde, trasformando il lievitato in un’esperienza sensoriale completa.
Il pizzaiolo Marco Quintili propone una limited edition di 200 pezzi. Il suo panettone nasce dall’esperienza nella panificazione naturale, con farine selezionate, 48 ore di lievitazione e ingredienti che richiamano la tradizione campana. Ricotta e agrumi canditi evocano la pastiera napoletana.
Chiude la rassegna Don Nino, realtà artigianale calabrese guidata da Francesco Mastroianni. La collezione natalizia valorizza il territorio attraverso l’uso di bergamotto, pistacchio e vini aromatici. Tra le proposte principali:
Lievitato al liquore di bergamotto
Panettone Zibibbo e zabaione
Panettone al pistacchio
Panettone cioccolato bianco e frutti rossi
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