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I DISAGI
28 Giugno 2023 - 19:57
Un altro blackout in città. Questa volta a rimanere al buio è il quartiere di Cit Turin e tutta la zona di piazza Adriano. Una storia che si ripete identica ormai quasi ogni giorno a Torino, dove i cavi dell’impianto elettrico risultano «sotto stress», come ha spiegato il direttore distribuzione energia elettrica di Ireti, Emiliano Roggero, sulle pagine del nostro giornale. «La colpa è delle temperature elevate oltre che dell’aumento del carico» sottolinea Roggero. «Sono anni che stiamo cercando di rinnovare e innovare la nostra rete - prosegue - per far fronte a un’elettrificazione che sarà sempre più impattante». Ireti ha vinto due bandi del Pnrr all’interno di un progetto da 44 milioni di euro (fino a giugno 2026, di cui 33 di fondi Pnrr) e tutte e due riguardano la rete elettrica di Torino. Due progetti “resilienza Torino est” e “resilienza Torino ovest”. Così potremo rinnovare cabine e linee.
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La conta dei blackout
Il passatempo dell’estate sembra essere diventato quello di aspettare e contare i cali di corrente. Quello di ieri è stato l’undicesimo da inizio anno. Il terzo, negli ultimi tre giorni. Quasi un record, che rischia di essere presto battuto vista la frequenza con cui gli episodi si verificano. Già durante la notte, nell’area di Cit Turin erano scattati alcuni antifurti in contemporanea. Sintomo, probabilmente, di un calo di un altro calo di tensione. «Soprattutto in questo momento riteniamo che il grande accumulo giornaliero di calore da parte dei cavi, dovuto alla dispersione di energia trasportata, si concentri proprio nelle ore dopo il picco di calore e di carico» spiega l’esperto. «Le cabine sopportano fino ai 60-70 gradi - precisa -. Parliamo di temperatura ambiente combinata alla capacità di disperdere il calore generato dal passaggio dell’energia elettrica» conclude.
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