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Mattinata da incubo
27 Giugno 2023 - 17:01
Da San Salvario a San Secondo, dalla Crocetta a Borgo Po. Un nuovo blackout - il decimo da inizio anno - ha paralizzato, questa mattina, a macchia di leopardo, numerosissime attività di commercianti e ambulanti di mezza città.
Al buio sono rimaste 8mila famiglie, compresi i banchi degli ambulanti e i negozi e i ristoranti dei commercianti. Guai anche agli incroci, con i semafori fuori uso. Decine gli antifurti attivati.
Un calo di corrente durato dalle prime luci dell'alba fino a mezzogiorno. Da via Pastrengo a via San Secondo fino ad arrivare all'isolato tra corso Massimo D’Azeglio e corso Vittorio Emanuele II dove i vigili sono intervenuti per regolare il traffico.
La protesta degli ambulanti
Numerose le voci di protesta da San Salvario. Al mercato di piazza Madama Cristina gli ambulanti se la sono vista brutta a causa di quattro blackout nel giro di pochissime ore. «I disagi non sono mancati - racconta Bruno Busso, ambulante -. Ho dovuto traslocare la carne in cella, per evitare problemi. E ovviamente ho avuto disagi anche nella vendita». Cambiando via la musica non cambia.
Bruno Busso, ambulante di piazza Madama Cristina
I commercianti
Tra i più arrabbiati Sergio Rovasi della vineria Oinos di via Pio V. «Sono giorni che di notte e di mattina la corrente salta - rivela Sergio -. Io mi accorgo del problema perché i frigoriferi ci lanciano un segnale. Questa mattina non ho potuto vendere il vino sfuso e ho dovuto fare ampi controlli appena ristabilita la corrente».
Sergio Rovasi, commerciante
Stizzito anche Massimo Bonavero, titolare de L'Angolo di Parin di via Galliari. «Sicuramente gli incidenti possono capitare ma avere interruzioni di corrente continue quando uno deve aprire la sala non è il massimo. Ci sembra di contare davvero poco».
Pochi secondi di disagio per Stefania del pastificio Bertoli. «Sicuramente noi siamo stati più fortunati di altre attività».
Massimo Bonavero, L'Angolo di Parin
La replica di Iren
Da Iren parlano di guasti diffusi (massimo 8-9mila utenze). «Il caldo pesante di questi ultimi giorni di giugno - spiegano -, sta influendo negativamente sulle reti che sono fortemente utilizzate. Bisogna ricordare che è un gran periodo di consumi, anche a causa dell'alto uso di condizionatori».
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