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Cronaca

Cresce il numero dei clochard: monumenti, alberi e falò per rifugiarsi e ripararsi dal freddo

Torino ha 4.000 senzatetto ma insufficienti strutture per ospitarli: il 2024 ha segnalato situazioni di vulnerabilità e decessi anche di giovanissimi

Clochard accendono un falò vicino alle Porte Palatine per scaldarsi

Nel 2024, il Piemonte ha visto la morte di 23 senzatetto, di cui 7 proprio a Torino. Un dato che si inserisce in un contesto nazionale ancora più drammatico, con 434 decessi di persone senza fissa dimora in tutta Italia. L'età media di queste vittime è di soli 44,9 anni. Tra queste, la più giovane aveva appena 2 anni, mentre il più anziano ne aveva 67.

Particolarmente colpiti sono i giovani tra i 17 e i 29 anni, che costituiscono il 18% delle morti tra i senzatetto. Si tratta perlopiù di giovani uomini, spesso di nazionalità straniera, che rappresentano il 92% di questa fascia. La loro vulnerabilità è accentuata da una serie di fattori, tra cui la mancanza di un supporto familiare e sociale adeguato, che li espone a rischi maggiori. Quasi la metà dei decessi è dovuta a eventi traumatici e accidentali, come aggressioni, incidenti e suicidi.

monumenti di Torino, poichè ampi e spesso riparati, si trasformano in perfetti rifugi di fortuna per molti senzatetto. Anche gli alberi diventano armadietti improvvisati dove riporre i pochi averi, mentre è sempre più frequente, vista la stagione, il tentativo di scaldarsi con falò di fortuna.



Torino, con i suoi circa 4.000 senzatetto (dati Istat), ha a disposizione diversi centri di accoglienza e dormitori per ospitare temporaneamente chi ne ha bisogno, ma spesso non è sufficiente. Le istituzioni e le organizzazioni di volontariato lavorano incessantemente per offrire supporto e soluzioni, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

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